Sono tre le principali preoccupazioni del Santo Padre che riguardano la Chiesa italiana: la crisi delle vocazioni, la gestione del denaro, l’accorpamento delle diocesi.
Lo ha dichiarato lo stesso Papa Francesco durante l’apertura dell’Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), tenutasi nell’Aula Nuova del Sinodo.
Nel saluto introduttivo, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, ha ringraziato il Pontefice per il dono di tre nuovi cardinali italiani: monsignor Angelo De Donatis, Vicario della Diocesi di Roma, monsignor Giuseppe Petrocchi, Vescovo dell’Aquila, e monsignor Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali alla Segreteria di Stato; i primi due presenti all’Assemblea generale.
L’intenzione condivisa di creare un’atmosfera sempre più familiare tra il Papa e i Vescovi è stata manifestata dallo stesso Bassetti, che ha raccontato un aneddoto della sua vita presbiteriale: «Nel 1979 venni chiamato dall’allora Arcivescovo di Firenze, il cardinale Giovanni Benelli, a dirigere il Seminario diocesano fiorentino. Mi sentii sprofondare, ma ebbi il coraggio di chiedere al Cardinale cosa concretamente avrei dovuto fare. E lui mi rispose: “Fai in modo che ogni volta che vado lì mi senta a casa mia”…».
«Santità, lei è a casa sua!», ha esclamato il cardinale Bassetti rivolgendosi a Papa Francesco.
Da parte sua, il Papa ha ricordato la memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa che si celebrava per la prima volta. Ha quindi citato un’antica preghiera in latino.
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