9.000 aziende chiuse a Roma: una su dieci non alzerà più le serrande

Nel pieno della Fase 2 si iniziano a fare i conti con i numeri degli effetti del coronavirus sulla Capitale: sono 9.000 le aziende che hanno scelto di non riaprire dopo il lockdown e non lo faranno neanche in seguito.

Una attività su dieci, dunque, dopo aver abbassato le serrande come imposto dal governo, non tornerà ad alzarle. Se si considera tutta la provincia romana questi numeri potrebbero aumentare a dismisura dopo l’estate.

Sono ancora tante, infatti, le imprese che stanno valutando se continuare, mettendo a rischio 400mila posti di lavoro. La domanda è bassa e di turisti nemmeno l’ombra; inoltre accedere al credito è sempre più complesso e gli aiuti del governo continuano a tardare come la cassa integrazione.

Stefano Di Niola, leader capitolino della Cna, spiega:
“C’è circa un terzo di imprese che sta valutando se è il caso di continuare; anche chi ha riaperto spiegano gli esperti si è dato i prossimi tre mesi per decidere. Intanto, si guarda intorno per vedere se ci sono possibilità di riconversione e tiene in cig una parte dei dipendenti per contenere i costi fissi”.

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