Vaccino anti-influenza: la distribuzione è in ritardo

Sono molti i medici che non sanno cosa dire ai propri pazienti riguardo il vaccino influenzale di quest’anno. Le dosi sono nei magazzini delle Asl, ma ancora non sono arrivate a destinazione; gli ambulatori di Roma e provincia restano vuoti.

Parte oggi 1 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale nel Lazio, con molte più categorie soggette ad obbligo a causa del coronavirus. Per loro la vaccinazione sarà gratuita, ma dovranno attendere ancora qualche giorno.


«Per la Asl Roma 2 (che va dall’Eur al Collatino) – spiega Andrea Beccari – le consegne partono il 5 ottobre. Siamo l’Asl più grande d’Italia con oltre un milione di assistiti e 1.050 medici di famiglia.
Dal momento che le dosi partono a che l’ultimo medico in elenco riceve quelle ordinate passano almeno dieci giorni e questo solo per il primo giro di consegne perché negli ambulatori non ci sono i frigoriferi disponibili nelle Asl e quindi le consegne saranno scaglionate, con il risultato di avere da noi, ad esempio, le persone del Tiburtino che dovranno aspettare di più rispetto ai residenti dell’Eur perché è chiaro che non posso prendere l’appuntamento per i pazienti senza avere prima ricevuto i vaccini e la distribuzione segue il suo corso”.


Nell’Asl Roma 1 oggi partono le prime consegne per i primi 30 medici per 3 mila dosi. Entro il 10 ottobre la copertura delle consegne arriverà al 40%.
“È chiaro che le prime somministrazioni non avverranno domani (oggi ndr) – spiega il dottor Francesco Buono, medico di famiglia dell’Asl Roma 1 – molti pazienti stanno chiamando ma non possiamo ancora prendere gli appuntamenti”.
“I pazienti ci stanno tempestando di telefonate ma per mantenere il distanziamento sociale anti-Covid chiameremo noi seguendo una programmazione che sarà ovviamente più lunga rispetto a quella dello scorso anno”, spiega Alberto Chiriatti, medico di famiglia dell’Asl Roma 3.

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