Brutta disavventura per un cittadino romano, che si era presentato davanti allo sportello del suo istituto di credito per prelevare una somma di denaro: ecco cosa è successo…
Uno degli incubi più grandi per centinaia di migliaia di persone: essere truffate al bancomat nel momento in cui si cerca di prelevare una cifra di denaro. Molti malintenzionati hanno creato dei sistemi infallibili per riuscire nel loro intento: anche attraverso l’uso della tecnologia più sofisticata e dell’intelligenza artificiale. Altri adottano metodi meno moderni, ma altrettanto pratici, come quello di seguire le potenziali vittime e provare a colpirle dopo il prelievo, quando si trovano sole e indifese. La disavventura capitata ad un romano, nei giorni scorsi, è piuttosto significativa.
L’uomo, si era presentato davanti al suo istituto di credito per provare a prelevare del contante, ma si è subito reso conto che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Non si è però lasciato prendere dal panico. Ha immediatamente chiamato i Carabinieri e non si è scomposto, attendendo l’arrivo dei militari, che in breve tempo hanno capito immediatamente che cosa fosse accaduto.
Da tempo infatti le forze dell’ordine combattono con un nuovo fenomeno, che ha preso piede tra la malavita organizzata. Si tratta del cosiddetto “cash trapping”. Anche il romano è incappato in questo tentativo di truffa. Si tratta di una nuova e preoccupante metodologia portata avanti dai ladri, che sta mettendo in serie pericolo i cittadini che, di volta in volta, si presentano davanti ai loro sportelli ATM Bancomat di fiducia, per effettuare un semplice prelievo di contanti. Il cash trapping (da qualcuno ribattezzato “trappolaggio del contante”), è una tecnica sempre più diffusa e molto sofisticata e si basa su un meccanismo semplice, ma terribilmente efficace.
Come funziona il cash trapping
Il malcapitato utente, ignaro di essere finito nelle mire di una banda criminale inserisce la propria carta bancomat nello sportello ATM, ed effettua tutte le operazioni richieste per il prelievo di denaro contante. Solitamente non si insospettisce di nulla, perchè (a conferma dell’avvenuta transazione economica), riceve il classico segnale acustico e visivo. Ma c’è un piccolo problema…di non poco conto: i soldi non vengono erogati dallo sportello. Questo perché all’interno del dispositivo ATM è stato installato un ulteriore dispositivo di cattura del denaro, una sorta di “trappola” che trattiene i contanti all’interno dello sportello. I malintenzionati che attuano questa truffa possono agire in diversi modi: possono aver manomesso fisicamente lo sportello, inserendo il meccanismo di cattura, oppure possono aver hackerato il sistema informatico dell’ATM, programmando il dispositivo per trattenere il denaro. In entrambi i casi, l’utente ignaro rimane vittima della truffa, con la frustrazione di non aver prelevato i propri soldi e il rischio di subire ulteriori danni economici.
Il più delle volte, chi subisce questa truffa, cerca di recuperare al più presto la carta, per evitare di subire ulteriori perdite. I malfattori sfruttano il più delle volte la paura delle vittime, che frustrati dall’aver perso i contanti che intendevano prelevare, cercano di limitare i danni piuttosto che chiamare i rinforzi e chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Ma stavolta, il cittadino romano incappato nella rete dei malviventi che avevano orchestrato la truffa, si è comportato in maniera completamente diversa. Un comportamento che ha spiazzato i ladri, ma che si è rivelato decisivo.
La vittima si accorge della truffa al bancomat e chiama i Carabinieri
Ha preso il telefono ed ha immediatamente chiesto aiuto. Ad intervenire sono stati i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata. L’uomo ha immediatamente fatto notare la mancata erogazione di banconote durante un prelievo presso l’ATM di un istituto di credito. Sul posto i militari hanno constatato la manomissione del dispositivo da parte di ignoti. Questi avevano inserito all’interno dell’erogatore un congegno artigianale, realizzato in plastica, appositamente per trattenere le banconote appena erogare, impendendo al prelevante di riceverle.
Lo stratagemma avrebbe consentito ai malviventi di recuperare le banconote in un secondo momento, lasciando la vittima inconsapevole del furto delle banconote.
I militari hanno recuperato le banconote e le hanno restituite alla vittima, mentre il congegno utilizzato per ingannare le vittime è stato sequestrato.
I Carabinieri, come sottolineato più volte, consigliano in questi casi, di restare davanti al bancomat e contattare immediatamente il servizio clienti della banca o il numero unico di emergenza 112. In questo modo è molto più semplice riuscire a recuperare i soldi che erano rimasti bloccati all’interno del dispositivo e mettere fine alle truffe dei malintenzionati.