Un ristorante su dieci decide di chiudere: attività sospese causa Covid

Sono in tanti ad aver preso la decisione più drastica; almeno il 10-15% dei ristoratori romani ha scelto di sospendere la propria attività a causa delle restrizioni imposte dal Governo causa Covid.

“Già in periodi normali la cena vale il 70 per cento del giro d’affari dei ristoranti – spiega Luciano Sbraga, direttore di Fipe-Confcommercio – Ma in tempi di coronavirus, senza turisti e con i pranzi di lavoro ridotti ai minimi, di sera si concentra il 90 per cento del lavoro.
Per la gran parte dei ristoratori restare aperti è più una scelta di volontà che di mercato”.

Nel frattempo si pensa già al futuro, soprattutto al periodo natalizio; rimanere chiusi sotto le feste di Natale sarebbe una condanna per migliaia di ristoratori.

Claudio Pica, leader di Fiepet-Confesercenti, sottolinea:
“Se non saranno rimosse le limitazioni per Natale sarà davvero la catastrofe. Per capirci, l’unico modo per salvare il settore sarebbe riaprire tutto entro il 4 dicembre, altrimenti il fallimento di gran parte delle nostre realtà sarà inevitabile.
In questi giorni qualcuno ha ventilato l’ipotesi di un lockdown totale nei giorni festivi. Toglierci anche il pranzo della domenica, oltre alle cene, sarebbe il colpo finale per i ristoratori soprattutto in alcune aree di Roma, come il litorale”.

Impostazioni privacy