In prossimità della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che verrà celebrata domenica 25 novembre, le biblioteche di Roma hanno organizzato incontri ed iniziative a favore dello slogan della manifestazione “Non una di meno”.
Venerdì 23 novembre, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Cornelia verrà presentato il libro della giornalista Ilenia Menale “Sul corpo delle donne” Ed. Archivio Storia, 2018. Accanto all’autrice sarà presente Silvia Zanini, Responsabile Ufficio Promozione della lettura Biblioteche di Roma.
Dopo il successo di “La guerra oltre la notizia”, Ilenia Menale torna con un nuovo saggio di denuncia incentrato sul tema della violenza di genere. Il volume mette in evidenza le complesse problematiche relative non solo al nostro Paese ma al mondo intero: violenza sessuale, infibulazione, spose bambine e bambine soldato.
Le protagoniste del libro di Ilenia Menale sono donne innocenti, donne vittime, donne ignare, deluse. Donne stuprate, abusate, derubate della propria femminilità, del proprio corpo, della propria infanzia. Sul loro corpo i segni evidenti di credenze, di usi e costumi, di amori insani, di una società malata…
Il testo contiene interviste a professionisti del settore: Cinzia Greco, Associazione Diritti e Frontiere, Federico Montanari, Sociologo e Semiologo di Analisi dei Conflitti presso l’Università di Modena-Reggio Emilia e Tonia Bardellino, sociologa e criminologa. La prefazione è curata dall’inviato Tg1 Sergio Paini e dalla giornalista Roberta Damiata.
Nel presentare il libro in quarta di copertina, il vice caporedattore del Tg1 cultura Gianni Maritati ha scritto: “Questo libro permette di osservare in prima linea il mondo femminile, senza confini geografici, consentendo al lettore di avvicinarsi a culture, fatti e situazioni conosciute, ma mai abbastanza approfondite. Dopo la lettura di questo testo, sì guarderà all’universo femminile con nuovi occhi. Ed è proprio questo l’obiettivo dell’autrice.”
“Io non scrivo libri ma messaggi – spiega Ilenia Menale – e il mio obiettivo è smuovere l’informazione e cercare di arrivare a tutti. Ho volutamente utilizzato un linguaggio semplice ma forte perché il mio più grande obiettivo è quello di arrivare ai giovani e agli adolescenti. Nelle mie pagine mi rivolgo soprattutto a loro, cerco di spiegare la problematica ma soprattutto provo ad entrare nella loro sensibilità, sotto la loro pelle. Perché questi temi non devono essere tabù, tutti devono sapere gli orrori inflitti sul corpo delle donne”.