Stadio Roma, la Raggi spinge per l’inizio dei lavori: iter progettuale approvato

Ieri sera si è svolto il vertice di maggioranza sul progetto per il nuovo stadio della Capitale, con gli approfondimenti richiesti dalla sindaca Raggi a seguito dell’inchiesta della Procura.

I risultati sono stati positivi: vita la mancanza di criticità a livello amministrativo ed urbanistico, si può procedere, ma ci sarà sempre da aspettare il parere positivo del gruppo consiliare M5s.
In videoconferenza, con la sindaca e l’ingegner Roberto Botta (che ha firmato i pareri tecnici), c’erano tre assessori – Pietro Calabrese (mobilità), Linda Meleo (lavori pubblici) e Luca Montuori (urbanistica) – e 24 consiglieri sui 27 del gruppo (a cui va Raggi).

I tecnici del Campidoglio, dunque, hanno dato il via libera ai lavori , stilando una relazione con diversi documenti, tra cui le convenzioni Campidoglio-As Roma e Regione- Ferrovia Roma Lido.
Uno dei temi caldi è quello della viabilità per raggiungere il nuovo impianto, con lo studio dei flussi di traffico che ha mostrato la possibilità di proseguire.
Il principale nodo è quello politico: tra i pentastellati i dubbi non si sono ancora spenti, e la maggioranza viaggia sul filo. Oltre alle probabili astensioni di opportunità (Marcello De Vito e Paolo Ferrara) ci sono altre posizioni ancora a rischio voto contrario, o comunque da verificare: da Alessandra Agnello a Gemma Guerrini – che non ha votato a favore alla delibera sulla «dichiarazione di pubblico interesse» dell’opera, nel 2017 – fino a Simona Ficcardi. Insomma, la maggioranza rischia di non essere autosufficiente, su questo provvedimento, e di doversi affidare alla benevolenza di qualche esponente delle opposizioni, sotto forma di voto favorevole o quantomeno di astensione.

Raggi spinge per posare la prima pietra prima che finisca il suo mandato, pensando già alle prossime elezioni, ma dovrà fare i conti con l’iter burocratico e le commissioni consiliari competenti e del XI Municipio.

Impostazioni privacy