Scandalo Ama: i dipendenti sezionano le salme per le finte cremazioni al Flaminio

Le telecamere nascoste tra i vasi di fiori dei loculi registrano la scena: alcuni dipendenti dell’Ama si accaniscono sui cadaveri nel cimitero di Prima Porta.

Il corpo del defunto viene sezionato brutalmente con un coltello e le varie parti gettate nell’ossario comune. Questo è quello che accadeva al cimitero Flaminio nei mesi di gennaio e febbraio scorso, ad opera dei dipendenti della municipalizzata.

Il video, seppur macabro, è stata la prova decisiva per l’accusa, che vuole dimostrare la colpevolezza di alcuni dipendenti Ama nell’arrotondare lo stipendio a fine mese. La Procura chiede il rinvio a giudizio e 15 persone vengono accusate, tra Ama e impresari funebri; truffa, corruzione, vilipendio di cadavere i principali capi d’accusa.

Tutto questo macabro processo, ovviamente, era svolto all’oscuro dei famigliari, che pur di pagare meno per la sistemazione dei resti dei propri cari al termine dei 30 anni di affitto del loculo, si affidavano a chi diceva di “far spendere meno”.
I parenti si fidano, ma non sanno che il corpo del defunto verrà smembrato in piccoli pezzi e gettato nell’ossario comune.

I casi venuti alla luce dalle indagini della Radiomobile sono sei, ma la Procura è certa che sia solo la punta di un iceberg molto più grosso. Non si fermano le indagini per scoprire la verità sul cimitero di Prima Porta e concedere finalmente una versione ufficiale ai parenti dei defunti.

Impostazioni privacy