Dopo le sessioni di laurea, ora anche gli esami di profitto. La distanza forzata tra studenti e docenti delle università, ha introdotto la problematica di mandare avanti lezioni ed esami. Se per le prime il format Google Meet rappresenta un’ottima soluzione e consente di svolgere regolarmente lezioni interattive, per gli esami il discorso è più complesso.
Alla Sapienza la facoltà di Giurisprudenza è partita con un’esperienza pilota che ha già dato buoni frutti: 250 esami sostenuti a distanza. Ma la differenza sostanziale si ha con facoltà ed esami che richiedono un esame scritto con formule matematiche e dimostrazioni da verificare. È un tema di cui si sta occupando il Ministero dell’Università.
Nel frattempo la Sapienza ha diffuso le linee guida per sostenere l’esame via web. Regole non ferree, da concordare volta per volta tra studente e professore, poichè non tutti riescono a soddisfare le richieste.
Come si svolge l’esame?
Lo studente si collega da casa su Google Meet.
Un solo account, ma con due dispositivi, dando così doppia visione della situazione alla commissione: una rivolta verso l’unica entrata nella stanza e l’altra su se stessi. Poiché, altro requisito che compare nelle linee guida per garantire la validità dell’esame, è svolgere la prova orale in una stanza che abbia un solo e unico ingresso con lo studente che deve piazzare l’obiettivo della webcam alla quale si rivolgerà con le spalle al muro e a distanza di un metro e mezzo.
Con un dispositivo, in sostanza, si esegue l’appello, si controllano i documenti di identità dello studente e la matricola. Con quello stesso dispositivo si esegue anche una panoramica della stanza che dimostri alla commissione che non c’è nessuno presente e quindi non esistano suggeritori. Con il secondo dispositivo, inquadrato sull’intero mezzo busto dello studente, si devono mostrare faccia e mani libere bene in vista, e si sostiene l’esame vero e proprio a cui possono partecipare in video conferenza anche altri studenti e testimoni.
Un sistema complesso, ma si tratta di esami universitari e va comprovata la serietà della prova, conservando tutti i crismi di un atto ufficiale e pubblico.