San Raffaele, il focolaio è partito da un operatore: i contagi sono partiti a maggio

Salgono a 41 i positivi al San Raffaele di Roma. Il primo caso risalirebbe a maggio e si tratterebbe di un operatore sanitario .

Intanto sono partiti i test sierologici per tutti i pazienti dimessi dal 18 maggio scorso, così come per i loro contratti più stretti. Molti gli utenti che si sono recati nel centro per effettuare il test e si sono messi in coda con l’automobile o a piedi aspettando i controlli.
Una cittadina 72enne racconta la propria esperienza:
“Siamo in fila dalle 11 per fare il test sierologico, siamo in attesa da oltre sei ore.
Prima eravamo in strada poi ci hanno spostato all’interno del perimetro dell’ex ospedale Forlanini. Siamo state convocate perché mia figlia ha effettuato un accertamento nei giorni scorsi al San Raffaele Pisana e siamo venute. Non pensavamo di dover aspettare tutte queste ore. Ho una certa età e sono esausta. Avrebbero potuto convocare le persone dividendole in diverse giornate ed evitare queste attese interminabili”.

L’assessore alla sanità D’Amato ha commentato:
“Questo focolaio dimostra che non bisogna abbassare il livello di attenzione e occorre mantenere il rispetto dei protocolli.
Il primo caso risale a inizio maggio e si tratta di operatori della struttura. Al momento il focolaio è circoscritto.”

Si attendono oltre 1800 test da effettuare a causa del nuovo cluster, con la struttura completamente isolata .

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