Roma, picco d’influenza: contagiati 50.000 romani

Sono molti i romani a letto con la febbre e tanti altri in fila al pronto soccorso; la Capitale sta raggiungendo il picco dell’influenza, che colpisce in maggioranza i bambini più piccoli e soggetti ad ammalarsi.

La campagna di vaccinazione ha comunque dato buoni risultati, preservando dalla malattia soprattutto la fascia over 65.
Secondo i medici questo tipo di influenza non è da sottovalutare; provoca febbre alta e mal di testa per i primi due giorni, illudendo il paziente che sia tutto passato, ma non prendendo le giuste precauzioni c’è un’elevata probabilità di ricaduta.

“Per fortuna la campagna di vaccinazione per gli anziani è andata bene, c’è stato un incremento rispetto all’anno scorso di circa il cinque per cento. Ma ai cittadini con l’influenza chiediamo di evitare di correre ad affollare i pronto soccorso, rischia di essere controproducente e di mettere in difficoltà un servizio così delicato. La cosa migliore da fare è chiedere informazioni al medico di base che ci dirà quali medicinali prendere e restare a casa, facendo attenzione alle ricadute” spiega l’assessore regionale alla salute, Alessio D’Amato, mentre il Ministero della Salute negli ultimi giorni ha comunicato quanto segue:
“È aumentato il numero di casi di sindrome simil-influenzale soprattutto nelle classi di età pediatrica. Nei bambini sotto i cinque anni l’incidenza è quasi raddoppiata rispetto alla settimana precedente. In Italia l’incidenza totale è pari a 8,1 casi per mille assistiti. Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 20,4 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 488.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 2.768.000 casi. Le Regioni del centro Italia più colpite: Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania con più di 9 casi per mille”.

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