Roma, militare condannato per peculato: dalla caserma agli alloggi con l’automobile di servizio

Aveva preso l’abitudine di tornare al suo alloggio per pranzo, invece di servirsi della mensa come tutti gli altri; il militare si spostava per 4 chilometri dal Forte Acquasanta al Forte Appia.

Il sottufficiale dell’esercito in servizio presso il Resia dell’Aeronautica Militare (il Reparto sistemi informativi automatizzati), venerdì mattina è stato condannato a due anni per peculato dai giudici della seconda sezione penale. La sua colpa? Quella di aver utilizzato l’auto di servizio per esigenze personali, nonostante gli spostamenti siano avvenuti tutti fra due località militari. 

I fatti risalgono a circa 5 anni fa, quando Oronzo Campana fra il primo settembre del 2014 e il 31 dicembre dello stesso anno, in almeno venti occasioni “in funzione del suo incarico di Capo Nucleo Autotrasporti, utilizzava per esigenze personali e non di servizio diversi veicoli militari del reparto per raggiungere il proprio alloggio di servizio, sia al fine di consumare il pranzo durante l’orario di servizio, sia al termine del servizio stesso”. Cosi si legge nel capo d’imputazione.

Ad accendere le luci sulle abitudini del 48enne è stato un esposto anonimo dei suoi colleghi. La procura militare aveva archiviato il fascicolo, passato poi alla magistratura ordinaria. A inchiodare il sottufficiale sono state le annotazioni relative all’orario di entrata e uscita presenti sul registro controllo movimenti veicoli.

I giudici lo hanno condannato a due anni con pena sospesa, nonostante il suo avvocato avesse chiesto l’assoluzione contestando che il suo assistito potesse essere incolpato solo di illecito disciplinare.

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