Roma, disagi per i disabili: Atac sotto lente d’ingrandimento

Stazioni metro, bus e treni inadeguati alla normale fruizione da parte dei passeggeri disabili hanno richiesto l’intervento della corte dei Conti su Atac che ha interpellato il Comune per un report per quantificare i danni dovuti per “condotte discriminatorie”.

L’ultimo caso romano racconta la storia di un 24enne in sedia a rotelle rimasto bloccato nella stazione Policlinico della linea B. Il tribunale civile in quel caso ha disposto un risarcimento di 1.000€.

Queste le parole del giudice: “L’azienda avrebbe dovuto garantire il funzionamento degli impianti. L’obbligo di garantire all’utenza più debole il diritto alla libera e sicura circolazione – diritto di rilevanza costituzionale – non può essere subordinato a condizioni logistiche, organizzative o di carenza di personale” a seguito delle deboli scusanti dei legali di Atac sul “temporaneo malfunzionamento” degli impianti.

I disservizi accumulati negli anni hanno un costo preciso, quello delle condanne collezionate da Atac per “condotta discriminatoria” nei confronti dei disabili.

Sarà ora compito dei giudici contabili quantificare questo discreto tesoretto che l’azienda avrebbe potuto risparmiare investendo in manutenzione ed adeguamento dei propri servizi

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