Produttori agricoli e Confartigianato: “Punti vendita in periferia e spazi dedicati nei mercati”

Da quando l’epidemia ha colpito l’intero Paese, ci si è sempre chiesti cosa fare per reagire. Stessa domanda che si è posta Confcommercio per favorire la ripresa del comparto artigianale alimentare.

La risposta è arrivata a seguito dell’esperienza dell’apertura di un punto vendita in via Giulio Cesare durante lo scorso anno. Pronti dunque, a replicare l’esperienza positiva, si punta anche ad una riqualificazione degli spazi.

L’iniziativa verrà riproposta nel II e V Municipio; Roma è il primo comune agricolo d’Italia, con una superficie di 58mila ettari destinati alla cura dei campi. Le aziende che lavorano nel settore sono 800 e se si considera la provincia si arriva a 20mila.

Il presidente Andrea Rotondo spiega:
“Dopo l’esperienza di viale Giulio Cesare puntiamo a sviluppare ancora meglio un sistema integrato con vendita e preparazione di prodotti tipici regionali e sistema di commercio anche su portale e-commerce disponibile sia in modalità b2b (business-to-business) dedicata ad un target di vendita professionale, che in modalità b2c (Business-to-consumer) rivolta al consumatore finale. Il progetto prevede l’immediata apertura di due ulteriori punti vendita, senza cucina, e la presenza in 4 principali mercati rionali romani, tramite corner dedicati presso banchi selezionati”.

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