Preoccupazione per i tifosi inglesi a Roma: “Non si può morire per una partita di calcio”

Dalla Regione Lazio arriva apprensione per il prossimo match degli Europei di calcio Inghilterra – Ucraina.
La paura riguarda nuovi contagi e l’ingresso di nuovi casi con variante Delta.

L’assessore alla sanità D’Amato spiega:
“Non vorrei che dopodomani a Roma, con l’arrivo dei tifosi inglesi per Inghilterra-Ucraina, ci ritrovassimo nelle stesse condizioni. L’Italia ha già dato: non si può morire per una partita di calcio”.

“Perché il governo di Londra ha consigliato ai suoi concittadini di non partire? – continua D’Amato – Non voglio fare dell’allarmismo gratuito e sottolineo che i cittadini inglesi già presenti nella Capitale sono i benvenuti. Ma dobbiamo essere pronti a intervenire, se qualcuno non rispetterà le disposizioni.
Noi abbiamo i migliori professionisti al mondo nella gestione dell’ordine pubblico e su questo versante loro ne sanno più di me. Non è il mio lavoro, il mio, invece, è quello di occuparmi di sorveglianza sanitaria e infatti su questo fronte non abbiamo indietreggiato di un millimetro. Ma come sappiamo, c’è sempre chi prova a non rispettare le regole. Non a caso il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, che è il numero uno nel campo dell’ordine pubblico, ieri ha deciso maggiori controlli intorno allo stadio Olimpico. Non dobbiamo dimenticarci dei maxischermi”.

Infine un messaggio per i tifosi inglesi:
“Semplice: noi vi sconsigliamo la partenza. È inutile venire a Roma, perché in Italia vige un’ordinanza che impone una quarantena di 5 giorni per chi sbarca dal Regno Unito. È semplice, anzi matematico, che chi non si è già messo in viaggio ed è arrivato in Italia, non può assolutamente vedere la partita all’Olimpico. Infatti verrà rimandato indietro”.

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