Sono trenta le associazioni riunite nell’appello per salvare i pini di Roma; la cocciniglia tartaruga o Toumayella Parvicornus è l’insetto responsabile di tanta apprensione.
Si nutre della linfa degli alberi fino alla morte della pianta, creando anche problemi di stabilità per gli alti fusti. Le associazioni hanno scritto una lettera al ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente, al Comune e alla Regione per chiedere interventi urgenti, comunicando che “un milione di pini sono a rischio”.
Mille firme sul sito Buonacausa.org; “I pini – si legge nella lettera – sono già stati infestati o sono a rischio imminente e le Istituzioni continuano ad essere cieche e sorde agli appelli dei cittadini e non prendono le dovute misure necessarie e urgenti.
Abbattimento solo se inevitabile; l’endoterapia con abamectina, oltre ai lavaggi della chioma a getti d’acqua con sapone, alcol per sanificare, sali di potassio per togliere la melata e consentire all’albero la sintesi clorofilliana”.