Giuseppe Coco, 50 anni, ha perso la vita a causa del coronavirus; è il terzo vigile del fuoco ad andarsene per colpa del virus. I vigili sono costretti a prestare soccorso senza la dotazione necessaria di dispositivi di protezione; questa la denuncia del sindacato Usb sulla situazione dei lavoratori più a rischio.
L’uomo prestava servizio al comando di Catania ma era istruttore alle Scuole Centrali Antincendi alle Capannelle e a Montelibretti. In entrambe le strutture, a fine gennaio, vi erano stati allievi infetti.
Nessun controllo da quel momento e un mese dopo il vigile del fuoco è rientrato a Catania.
Subito dopo si è ammalato, non ricevendo i soccorsi medici per più di una settimana, contagiando anche il padre. Poco dopo Giuseppe si è aggravato ed è stato ricoverato; il test è risultato positivo. Questa mattina, dopo l’aggravarsi delle sue condizioni, è morto all’Ospedale di Palermo.
Il capo del Corpo, Dattilo, aveva annunciato che a breve arriveranno i Dpi anche per i vigili del fuoco italiani e che entro la fine del mese di aprile si pensa di mettere in sicurezza l’80% dei comandi nazionali. Troppo tardi per Giuseppe.