Morto in casa e trovato dalla volontaria Caritas: funerale in solitudine per l’anziano

Nell’edificio in cui viveva, nessuno si era accorto di nulla ed Ettore si è spento nel suo appartamento senza la vicinanza di nessuno.

Il decesso è stato scoperto lo scorso 10 giugno, quando una volontaria della Caritas si è insospettita per l’assenza prolungata dell’uomo. Non ricevendo risposta al citofono, si è informata dagli altri inquilini, ma nessuno sapeva nulla.
Dalla Caritas raccontano:
“Ettore è stato trovato morto, nel suo letto, da solo, invisibile agli occhi di un quartiere intero, con il suo telefono cellulare sul comodino. Cellulare, che si è sempre rifiutato di utilizzare”.

Lo scorso 26 febbraio il primo incontro con Ettore e la Caritas:
“Durante quell’incontro – riferiscono dalla Caritas – ci ringraziò della visita, ma ribadì più volte di non aver bisogno di nulla e di essere in grado di cavarsela da solo. Non ci siamo
arresi e la settimana successiva l’operatrice Simona è tornata da lui e l’ha convinto a riordinare casa insieme. Era contento di vederla. Finalmente qualcuno entrava nella sua vita, nonostante avesse un carattere scontroso e introverso e preferisse girovagare in libertà.
Durante il periodo del lockdown abbiamo continuato ad andare a casa sua, anche se spesso, nonostante girassimo in lungo e in largo il quartiere, non riuscivamo a trovarlo”.

Al suo funerale qualche giorno dopo, non si è presentato nessuno.

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