Nella maggior parte degli istituti scolastici di Roma è emergenza spazi: le aule non possono contenere tutti gli studenti garantendo le misure di sicurezza e allora ogni spazio a disposizione diventa adattabile per fare lezione.
Le palestre si trasformano in aule e spesso i refettori sono inutilizzabili perchè in strutture vecchie o non adatte; di conseguenza pensare di far mangiare gli alunni nelle mense diventa impossibile. La soluzione adottata dalla maggior parte degli istituti sarà quella del pranzo direttamente in aula, sacrificando gli spazi comuni.
La soluzione principale sarebbe quella dei turni, ma risulta infattibile a causa dei tempi molto lunghi, con studenti che dovrebbero iniziare il pranzo alle 10 di mattina per garantire a tutti la possibilità del pasto in sicurezza. Per questo molte scuole si sono attivate per il pranzo in aula, unica soluzione possibile. Saranno previsti lunch-box, il caro vecchio pranzo al sacco portato direttamente sui banchi di studio.
Cristina Costarelli, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio, commenta:
“La questione refezione scolastica nelle scuole primarie e dell’infanzia rappresenta un importante problema organizzativo. La maggior parte delle scuole organizzerà 3 turni mensa, ma non saranno sempre sufficienti. Per questo, in diverse situazioni sarà necessario per alcune classi mangiare in aula con il cestino freddo.”