Oltre 128.000 accessi in pronto soccorso (128.357), 25.840
ricoveri, di cui 1.816 Covid, e un numero di nascite passato dalle 541
del 2019 alle 865 del 2020, 847 del 2021 fino alle oltre 1.000 del 2022.
Questi alcuni dei risultati dei primi 4 anni di attività
dell’ospedale dei Castelli, inaugurato esattamente il 18 dicembre del
2018, e che questa mattina ha celebrato l’anniversario con un evento
intitolato ‘Traguardi e nuove prospettive’.
“E’ un momento di celebrazione ma non di autoreferenzialità perché
un ospedale è una realtà sempre in divenire”, ha sottolineato il
direttore generale, Cristiano Camponi.
“Quello dell’ospedale dei Castelli è un percorso iniziato quattro
anni fa, un percorso coraggioso perché chi mi ha preceduto ha dovuto
tirare su un ospedale dal nulla- ha detto ancora Camponi- Tanto è stato
fatto per la popolazione della Asl Roma 6, tanto stiamo facendo e ancora
molto dovremo fare. Si parla dell’ospedale dei Castelli- ha aggiunto
il direttore generale- ma noi dobbiamo parlare di tutta la Asl, della
sinergia che ci deve essere con il territorio. E’ impensabile
immaginare un ospedale in perenne espansione pronto a dar seguito a
tutte le esigenze dell’utenza senza un territorio, senza setting
assistenziali territoriali adeguati che possano consentire un accesso
mirato degli assistiti in ospedale. L’ospedale è una realtà in
movimento ma in movimento sinergico e trasversale con il resto della
Asl“, ha concluso Camponi.
Numeri ma anche sguardo ai prossimi anni
Nel corso dell’incontro è stata aperta una finestra sul futuro del
nosocomio: l’attivazione del reparto di Oncologia a gennaio,
dell’Unità di trattamento neurovascolare nel corso del 2023, e delle
ultime due sale operatorie a completamento del blocco composto da 8
sale, oltre all’ampliamento della specialistica ambulatoriale.
Oltre a quello di Cristiano Camponi, nel corso della mattinata si sono
susseguiti gli interventi del direttore sanitario Roberto Corsi;
dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato;
del presidente vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori, e del
senatore della Repubblica onorevole Bruno Astorre.
Nel corso della mattinata è stata anche scoperta la targa che intitola
al dottor Giuseppe Pajes, recentemente scomparso, il servizio di
Emodinamica attivo presso l’ ospedale, con la benedizione e gli auguri
di S.E.R. Mons. Vincenzo Viva, Vescovo della Diocesi di Albano.
D’Amato: “L’Ospedale dei Castelli è una struttura fondamentale
per il territorio”
“L’ospedale dei Castelli è fondamentale per il territorio, pochi ci
credevano e oggi, invece, questa struttura celebra quattro anni di
attività con risultati molto importanti per quanto riguarda
l’assistenza”, ha detto l’assessore alla Sanità della Regione
Lazio, Alessio D’Amato.
“Al pari di questo ospedale ne stanno sorgendo altri sei- ha
continuato D’Amato- uno è in costruzione ad Amatrice, poi ci sono il
nuovo ospedale di Rieti, il nuovo ospedale di Latina, il nuovo ospedale
di Acquapendente, il nuovo ospedale della Tiburtina e il nuovo ospedale
del Golfo che riguarda il sud pontino. Sono tutte realtà che
potenzieranno l’assistenza ospedaliera”.
Guardando al futuro l’assessore ha poi sottolineato come i prossimi
passi siano, oltre a portare avanti questi sei nuovi ospedali pubblici,
soprattutto quelli di “rafforzare la rete territoriale. Su questa Asl-
ha concluso D’Amato- sono previsti interventi dal Pnrr di oltre 50
milioni di euro che dovranno servire a rafforzare il territorio e a
migliorare le attività di integrazione tra ospedale e territorio”.
Leodori: “Avere un ospedale così qualificato vuol dire alzare il
livello delle prestazioni”
Daniele Leodori, presidente vicario Regione Lazio, ha poi evidenziato
come l’ospedale dei Castelli abbia “un’importanza strategica per i
servizi sanitari di questo ampio territorio. Avere un ospedale così
qualificato- ha detto- vuol dire alzare il livello delle prestazioni e
diventare punto di riferimento. I risultati iniziano a vedersi- ha
concluso- perché aver aperto l’Emodinamica vuol dire quanto i servizi
siano migliorati e quanto si possa ancora ulteriormente migliorare il
servizio sanitario di quest’area”.
Musica e solidarietà
Le celebrazioni per i quattro anni dell’ospedale sono proseguite con
l’esibizione di Maria Nausicaa Bova, alla tastiera e Caterina
Mammoliti, al flauto traverso, valenti concertiste che con la loro
presenza artistica hanno reso omaggio ai professionisti sanitari della
Asl Roma 6 e allietato l’incontro.
La mattinata si è conclusa con la consueta e attesa consegna di
giocattoli ai bambini ricoverati presso la Pediatria da parte
dell’Associazione Motociclisti Forze dell’Ordine, accompagnati da
cani di salvataggio per le prossime festività natalizie.
“Il gioco ha una rilevanza enorme perché, come noi pediatri e
neonatologi sappiamo, è una vera e propria terapia in grado di ridurre
lo stress correlato alla degenza e alla necessità di ricovero
ospedaliero dei piccoli pazienti oltre che di abbreviare i tempi di
ritorno a casa facendo sembrare l’ospedale il più vicino possibile a
un ambiente domestico”. Con queste parole Giovanna Maragliano,
direttrice UOC Neonatologia e Pediatria dell’ospedale ha ringraziato
l’Associazione Motociclisti Forze dell’Ordine.
I centauri hanno sfilato davanti al reparto di Pediatria, in sella alle
loro moto vestiti da Babbo Natale, e uno alla volta hanno poi deposto i
regali sotto al grande albero allestito nella hall del nosocomio. Con
loro anche i clown della onlus ‘Teniamoci per mano’.
“Nascite testimoniano che siamo un riferimento per il territorio”
“Quest’anno abbiamo raggiunto il traguardo di oltre 1.000 nascite,
un traguardo per noi fondamentale ottenuto in poco tempo che testimonia
non solo il nostro impegno ma anche la risposta del nostro territorio,
un territorio giovane, fatto in gran parte da famiglie in età
riproduttiva e che afferiscono con fiducia alla nostra realtà”, ha
commentato poi Maragliano.
“Il nostro auspicio- conclude la direttrice della UOC Neonatologia e
Pediatria- è quello di crescere sempre di più e che questo sia un
punto di partenza volto alla crescita in complessità, all’attivazione
anche di cure neonatali di tipo intensivo, naturalmente supportato da un
adeguamento strutturale e soprattutto organico di giovani neonatologi
che con passione ed entusiasmo vogliano venire a condividere questo
nostro progetto facendo crescere ulteriormente la nostra struttura.
Questo è il nostro obiettivo“.