Lavoro in Lazio, cresce il precariato

Precariato e crescita sono due facce della stessa medaglia fotografata in un rapporto della Cgil, basato sui dati dell’Inps. 

Se da un lato infatti, negli ultimi anni si registra una crescita economica, dall’altro il lavoro c’è, ma i contratti di lavoro stipulati sono a tempo determinato.

Lavoro in Lazio, cresce il precariato
Lavoro in Lazio, cresce il precariato (Pexels.com) – notizie.com

A giugno 2023 i nuovi rapporti di lavoro sono 92.744, quelli cessati 83.561, con uno scarto in positivo di circa 9mila. Da gennaio 2023 non ci sono oscillazioni significative, e il numero di rapporti di lavoro attivo sono in medio 80.702.

I contratti più frequenti

Ma come detto si registra che i contratti di lavoro sono precari, tra stagionali, apprendistato, intermittente e somministrazione. Il differenziale è di 58.679 in più e rappresenta il modello dominante. I contratti a tempo indeterminato diminuiscono di 8.321 unità, una tendenza immutata da almeno dieci anni, come spiega il segretario generale di Roma e del Lazio Natale di Cola.

Il part time attraversa tutte le famiglie negoziali: 1 contratto su 3 si svolge in questa modalità, spesso in modo involontario. Infine, il 63% dei rapporti lavorativi si chiude per fine contratto, il 24% per dimissioni.

Si lavora per vivere o si vive per lavorare con grande fatica? Questa la domanda che si pone la Cgil.

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