La barriera anti plastica del Tevere funziona: 460 chili di rifiuti raccolti

La barriera anti plastica posizionata ad inizio Ottobre a Fiumicino sembra dare i frutti sperati; quasi mezza tonnellata di rifiuti raccolti in un mese.

Cristiana Avenali, responsabile per la Regione Lazio dei Contratti di fiume, ha commentato:
“In base ad un campione analizzato, è risultato che iltre il 46% fosse costituito plastiche. Le reti montate sul lato fiume e sul lato sponda hanno permesso di recuperare anche altro materiale”.
Sono stati raccolti palloni, sedie, giacche, sdraio, seggiolini per bambini e tanti altri oggetti di vario genere.

“Stiamo valutando la possibilità di prorogare l’utilizzo di queste barriere per un altro paio di mesi. Dopodiché – prosegue la Avenali – potrebbero essere spostate al centro cittadino”

Il progetto ha come fine ultimo quello di sensibilizzare i romani sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata; per questo spostare la raccolta del fiume all’interno del territorio della Capitale, comporterebbe una maggiore visibilità del sistema e un’impatto maggiore sulle coscienze dei cittadini.

Le barriere sul Tevere sono due, lunghe 4 e 6 metri per occupare la maggior parte del percorso del fiume. Le reti posizionate intercettano gli scarti, successivamente portati in un’area di raccolta e destinati alla differenziazione presso la Loas Italia, società di Aprilia incaricata di recuperare le plastiche.

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