Le precauzioni per evitare il contagio da influenza aviaria sono state rese note direttamente dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali d’Itali.
Perchè si, l’uomo può infettarsi con il virus dell’influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti.
“La situazione al momento è sotto controllo – ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione –, ma è necessario applicare i contenuti dell’ordinanza ed eseguire una sorveglianza serrata. Gli strumenti di allerta hanno funzionato, oggi in Italia ci sono circa una ventina di segnalazioni soprattutto nell’area del Nordest del Paese e questa è la prima nell’area di Roma”.
L’uomo può infettarsi con il virus dell’influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti (vivi o morti) e/o loro secrezioni ed escrezioni (feci, urine, saliva e secrezioni respiratorie), mentre non c’è rischio di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova dopo accurata cottura (70 °C).
La carne di pollo può essere consumata. I Servizi Veterinari pubblici effettuano una serie di controlli lungo tutta la filiera produttiva per garantire la qualità delle carni avicole. Le carni controllate portano un bollino o un’etichetta posta sul prodotto. La principale precauzione è la cottura delle carni o uova (70 °C), che pone al riparo da qualsiasi rischio.