Il ricordo di Morricone in Campidoglio: intitolato a lui l’Auditorium Parco della Musica

Giuseppe Tornatore ha ricordato il maestro in Aula Giulio Cesare, nella mattinata speciale organizzata in Campidiglio e dedicata a Ennio Morricone, scomparso la notte del 5 luglio scorso.

“Dare a Ennio Morricone il titolo dell’Auditorium significa restituire a questa città, alla sua amata Roma, l’identità che merita, quella identità a lei più congeniale, di cultura, di creatività e intelligenza, di cui ora ha più bisogno” dice Tornatore con la voce rotta dall’emozione.
La proposta di intitolare l’Auditorium Parco della Musica al suo nome è stata approvata da maggioranza e opposizione, mettendo tutti d’accordo.

 Presente la famiglia, il regista Giuseppe “Peppuccio” Tornatore, l’avvocato e amico di lunga data Giorgio Assumma, il musicista Nicola Piovani, il sovrintendente Michele Dall’Ongaro, il presidente del Coni Giovanni Malagò e tutti i vertici della Fondazione Musica per Roma. A sorpresa, alla fine, arriva Renato Zero.

Il presidente Consiglio capitolino Marcello De Vito dice:
“Un atto necessario e doveroso per l’autore di musiche leggendarie. Per «Il compositore», come voleva essere citato”; mentre la sindaca Raggi aggiunge:
“Siamo tutti qui presenti in rappresentanza di tutta la città davanti alla sua famiglia, perché Morricone è stata persona di grande spessore romano”.

Parola anche ad amici e colleghi, mentre Tornatore parla con commozione:
“Nel corso della mia carriera ho avuto fortuna e il privilegio di aver conosciuto Ennio Morricone, l’ho frequentato per 32 anni ci siamo divertiti e confrontati sul lavoro.
Per quasi 80 anni questo compositore ha musicato la nostra vita dai primi arrangiamenti per la televisione fino alla grande esperienza del cinema regalando emozioni indimenticabili. Chi regala emozioni, riceve emozioni. Ennio è stato ed è un riferimento importante per quel suo modo di vivere illuminato da una passione totale.
Ennio amava molto il silenzio la musica è la pausa del silenzio e nel silenzio si trova la chiave della musica. Il suo silenzio ora è il più difficile da sopportare, ma forse è l’ennesimo esperimento.
Dare a Ennio il titolo dell’Auditorium – conclude Tornatore – significa restituire a questa città, alla sua Roma, l’identità che merita, quella identità più congeniale di cultura e intelligenza, di cui ha bisogno”.

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