Il monito dei medici: un’attività su 4 ignora le regole anti-Covid

Dall’ispettorato del lavoro arriva l’allarme sulle attività sottoposte a controllo dalla riapertura ad oggi: una su quattro attività di Roma, non rispetterebbe le regole dell’emergenza Covid.

Eppure tali norme sono fissate in protocolli, contenute nelle linee guida nazionali e nelle ordinanze regionali, ma vengono ugualmente trascurate.
Proprio per questo, l’ordine dei medici esprime la propria preoccupazione:
“Certi comportamenti superficiali possono essere pericolosi, perché il virus circola ancora. E ignorare le norme fissate dagli esperti, peraltro consigliate anche dal semplice buon senso, potrebbe moltiplicare il contagio che oggi invece, nella regione, è sotto controllo”.

Gli ispettori del lavoro fino ad un mese fa avevano intensificato i controlli sulle attività aperte nella Fase 1, ossia supermercati e fabbriche in primis; dallo scorso mese, però, sono iniziate le verifiche nelle attività commerciali in riapertura e dopo oltre 250 ispezioni, il rapporto non è incoraggiante.
Tra le irregolarità più frequenti ci sono le sanificazioni spesso evitate, l’assenza di mascherine, visiere e guanti e la mancanza di gel per la clientela. Tutte infrazioni punite con 400 euro di multa.

Fin ora i controlli non hanno riguardato bar e ristoranti, ma le stesse associazioni di categoria raccontano i numerosi casi in cui le norme non vengono rispettate. Un a su tutte quella riguardante la conservazione del nominativo del cliente per almeno 15 giorni, termine che la Regione Lazio ha allungato a 30 giorni.
Come ha ricordato anche il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) della Asl Roma 1, “in questo modo se fra chi ha cenato al ristorante c’è qualcuno che si scopre positivo, una volta avvisato il ristoratore, c’è la possibilità di rintracciare chi a quella stessa ora era presente nel locale”. Ma la Confesercenti dichiara che nella Capitale solo il 10% dei clienti viene segnato, il restante 90 no.

Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, spiega:
“È rischioso ignorare le regole anti-Covid, purtroppo capita sia per responsabilità di certi gestori ma anche, spesso, per l’imprudenza dei clienti. Il virus circola ancora e rispettare le regole è l’unico modo per evitare che torni a moltiplicarsi”.

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