I presidi delle scuole di Roma chiedono il rinvio dell’apertura: “Non siamo pronti”

Le giuste condizioni per riaprire le scuole ancora non sono state raggiunte nella maggior parte degli istituti scolastici romani. Banchi nuovi, docenti aggiuntivi e orari che ancora non sono disponibili e 22 dirigenti scolastici hanno deciso di rivolgersi alla Regione Lazio e all’Ufficio scolastico regionale.

Con una lunga lettera e forti argomentazioni, i dirigenti chiedono il rinvio dell’apertura delle scuole a dopo le elezioni, viste tutte le difficoltà da affrontare per una riapertura in totale sicurezza.
I problemi sono ancora tanti: i banchi monoposto, assicurati dal commissario straordinario, ancora non ci sono, gli arredi che sono arrivati nelle prime scuole di Roma sono stati infatti acquistati dai singoli istituti.
manca all’appello anche il 50% dei supplenti da nominare sulle cattedre. All’appello non sono presenti neanche i docenti aggiuntivi che dovranno coprire proprio l’emergenza, tra classi sdoppiate e dislocate: le nomine dovrebbero partire questa settimana ma per lunedì prossimo sarà difficile che i docenti potranno essere presenti in classe.

Si propone, quindi, di attendere il 24 settembre, in modo da definire tutto in maniera migliore e dar modo anche a chi ha deciso di aprire in linea con i tempi di organizzarsi meglio e non andare incontro ad orari assurdi per personale, alunni e famiglie.

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