Giornata della Memoria al Municipio XI Arvalia-Portuense: “È avvenuto, quindi può accadere di nuovo”

La Sezione ANPI Trullo-Magliana “Franco Bartolini” con il patrocinio
del Municipio XI Arvalia-Portuense, per tenere vivo il ricordo degli
oltre 30 mila deportati politici italiani_, _dei deportati ebrei,
omosessuali, rom e sinti, dei militari internati, organizza per Giovedi
27 gennaio 2022 alle ore 11.00 presso l’Aula Consiliare di Via
Mazzacurati 73-75 un talking teatrale dal titolo “C’era ‘n ber sole”
dell’attrice e regista Ilaria Patamia. Lo spettacolo attraverso le
vicissitudini personali di Settimia Spizzichino, unica deportata donna
della retata di Roma del 16 ottobre 1943 a sopravvivere ai campi di
sterminio, narra la tragedia della deportazione e dell’Olocausto.
Settimia viaggia fino a casa e ripercorre i mesi di inferno trascorsi ad
Auschwitz e Bergen Belsen. Un cammino ideale verso la luce di una nuova
speranza.

L’evento si svolgerà alle ore 11.00 presso l’Aula Consiliare di Via
Mazzacurati 73-75 in duplice modalità. Dal vivo con ingresso gratuito
per un massimo di 100 persone nel rispetto delle norme anticovid ed in
diretta streaming al seguente link https://bit.ly/3GXZ1d2 . Le classi
terze e seconde medie del territorio assisteranno alla performance
tramite collegamento a distanza.

Inoltre la Sezione ANPI Trullo-Magliana “Franco Bartolini” ha deciso
anche di organizzare all’aperto, in Via del Trullo 239 nello spazio
antistante la sede della sezione stessa, una mostra permanente composta
da circa 16 pannelli in cui saranno riportate testimonianze di deportati
ed immagini della deportazione nei lager nazisti e fascisti, messe in
correlazione con immagini di tragedie che si compiono oggi.

Una giornata all’insegna del monito di Primo Levi: “E’ avvenuto,
quindi può accadere di nuovo”. Un momento di riflessione, di memoria
attiva, perché il ricordo non ha senso se non si esercita la sua
portata educativa nel presente. È un dovere, oltreché l’unico omaggio
possibile, perché tangibile e duraturo, alle vittime della deportazione
e ai combattenti per la libertà.

PER NON DIMENTICARE perché:

QUEL CHE È ACCADUTO NON PUÒ ESSERE CANCELLATO,
MA SI PUÒ IMPEDIRE CHE ACCADA DI NUOVO

(Anna Frank)

Il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz da parte
dell’Armata Rossa, ricorre in Italia l’anniversario della Giornata della
Memoria. Giornata istituita per ricordare gli italiani che hanno subito
la deportazione, la prigionia e la morte nei lager nazisti e fascisti,
per ricordare la Shoah e le leggi razziali, in modo da conservare nel
futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della
storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non
possano mai più accadere.

Ricordiamo anche che la maggior parte dei deportati italiani nei Lager
di Hitler e di Mussolini erano persone che avevano fatto “la scelta di
non essere indifferenti”, di essere _antifascisti e partigiani,
oppositori del fascismo o lavoratori scioperanti, _in un periodo in cui
questa scelta poteva costare letteralmente la vita. Resistendo al
processo di spersonalizzazione dei prigionieri pianificato dalle SS;
tenendo viva la solidarietà tra persone dei più diversi Paesi;
rifiutando di trasformarsi in carnefici dei propri compagni queste donne
e questi uomini tennero viva l’idea della Resistenza anche in quelle
condizioni estreme. Pensiamo a questi uomini e donne che riuscirono a
conservare la propria integrità di persona; che recitavano a memoria
poemi e poesie, o riuscivano a discettare di storia e di filosofia anche
mentre erano piegati sotto il peso del lavoro forzato. Pensiamo infine
ai tanti che in quell’inferno seppero progettare un’Europa nuova, di
pace, di solidarietà e di amicizia tra i popoli. Questi deportati non
erano generiche “vittime”; erano irriducibili combattenti
antifascisti. Forse a ben vedere è proprio per questo che su di loro,
sul loro immane sacrificio, in questi anni è calato colpevolmente il
silenzio. Di questi tempi il loro esempio suscita ancora imbarazzo.

Impostazioni privacy