Ex consigliere M5s: “L’omosessualità una malattia, colpa dei vaccini”

Dichiarazioni di peso dell ex consigliere del XII Municipio Massimiliano Quaresima, prima del gruppo M5S e ora del gruppo Misto.

Il consigliere, ieri, ha parlato durante una seduta del consiglio: si discuteva dell’adesione alla campagna nazionale Dai voce al rispetto, per l’approvazione della legge contro l’omotransfobia. 

“Su quali basi l’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che l’omosessualità non è più una malattia? Ovvio, io non sono omofobo, cosa significa? Che odio gli uomini? Le vaccinazioni possono influire sulla biologia e quindi anche sull’orientamento sessuale, non lo dico io ma biologi come Rudolf Steiner. Il vaccino è una esperienza che fa una persona con sostanze che possono compromettere a livello endocrinologo, emotivo, psicologico, la crescita di una persona. C’è da preoccuparsi del movimento Lgbtp, la sigla l’ho travata sul web, p sta per pedosessuale, persone che si innamorano dei bambini, si parla sempre di orientamento sessuale non di amore”.

Quaresima ha parlato anche di “cellule femminili di feti abortiti all’interno dei vaccini”, le stesse che secondo lui potrebbero far diventare omosessuali. Ha discusso in consiglio anche dell'”omosessualità come una via che porta alla morte. Solo nel 1990 hanno derubricato l’omosessualità dalle malattie mentali, secondo me andrebbe rivisto il motivo.
Ho tanti amici che sono omosessuali ma criticano il Gay Pride. Vanno in giro nudi davanti ai bambini con i guinzagli in mano, è folkolore”.

Le risposte non si fanno attendere, con Antonella Montano, psicoterapeuta, direttrice dell’istituto Beck che spiega:
“L’omosessualità non è una malattia, è una variante non patologica del comportamento sessuale. Il primo segnale per la depatologizzazione dell’omosessualità risale al 1973, perché non si crede a ciò che dice la Scienza?”
Mentre Fabrizio Marrazzo del Gay Center aggiunge: “Non sono opinioni, ma vere e proprie discriminazioni”.

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