Evasione fiscale: 300 milioni di euro tra Imu, Tasi e Tari

Nell’ultimo anno gli evasori di Imu, Tari e Tasi a Roma hanno accumulato un debito pari a 300 milioni di euro. Soldi chiesti dal Comune ai contribuenti, che però non hanno saldato.

Un anno e mezzo fa  il Dipartimento Risorse Economiche di Roma Capitale ha affidato alla partecipata il compito di gestire  tutto il capitolo delle entrate da contravvenzioni, le sanzioni del Codice della Strada per gli ausiliari del traffico e per il contenzioso davanti al Giudice di Pace, con un contratto che scade il 31 dicembre 2020.
La società Aequa Roma ha cercato quindi di recuperare tutte le tasse non pagate e dall’ultimo bilancio emerge la cifra di 300milioni richiesti tra le varie tasse.

In particolare, per quanto riguarda l’accertamento IMU/TASI/TARI, il valore a sanzione piena degli atti IMU/Tasi inviati sono pari a 300.006.613,00 euro e che il valore a sanzione piena dei soli atti Tari inviati sfiora i 153 milioni di euro mentre per la gestione delle entrate decentrate (affissione pubblicità o pagamento della Cosap) l’importo richiesto è di  28 milioni e mezzo circa.

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