Dress for Success Rome: incontro con il futuro del lavoro su New e Next Normal

Mentre si torna a nuove limitazioni degli spostamenti su tutto il nostro Paese e il resto del mondo, c’è chi non perde tempo a correre dietro al futuro, alla velocità di una buona connessione Internet.

Il ‘chi’, nello specifico, è Dress for Success Rome, filiale capitolina della non-profit internazionale Dress for Success, nata negli USA nel 1997, presente in numerosi paesi esteri e approdata in Italia nel 2017 grazie all’iniziativa e all’impegno di Francesca Jones, che da allora ne è presidente.

Promotrice dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile, Dress for Success Rome ha offerto gratuitamente, nell’arco di tre anni, servizi di orientamento professionale e programmi di supporto per l’avviamento al lavoro a centinaia di donne (contando sull’aiuto di un crescente numero di volontari variamente specializzati), affiancando a queste attività persino un servizio di suiting e tutta una serie di eventi legati all’aggiornamento professionale e alla promozione sociale.

Il più recente meeting, “Condividiamo the Next Normal”, ha visto la scorsa settimana la partecipazione – online, ça va sans dire – di professionisti della comunicazione e della formazione, artisti e imprenditori chiamati a riflettere e a offrire proposte concrete per accogliere al meglio l’era successiva alla crisi pandemica globale. Diverse e tutte parimenti competenti le voci dei protagonisti, interpellati dalla moderatrice Alessandra Narduzzi, caporedattrice Rai Radio1.

Incoraggiante è stato il concetto di impermanenza, mutuato dalla cultura orientale e menzionato da Olimpia Ponno (coach, counselor e welfare expert), secondo la quale “il Covid sta estremizzando qualcosa che nelle nostre vite esiste già, è solo cambiata la velocità con cui una cosa non resta la stessa”, condizione che allena alla capacità d’adattamento non solo nel privato, ma anche a lavoro, dove diventa fondamentale la skill della resilienza e l’attitudine alla perseveranza. Alla dott.ssa Ponno ha fatto eco Roberto Santori – direttore generale di Challenge Network e presidente di Unindustria Sezione Formazione – ponendo l’accento sulla necessità di divenire proattivi, e non reattivi, al cambiamento, affinando le proprie competenze attraverso la formazione continua, traendo vantaggio dall’attuale sgretolamento di strutture organizzative molto impostate, da cui difficilmente potevano emergere talenti ora identificabili con maggior facilità. Talenti che, a volte inconsapevolmente, sono già espressione di nuovi mestieri richiesti dal mercato (come, ad esempio, i Content Designer) secondo l’opinione di Pietro Tacconi, Principal di Bip Human Capital. Mercato del lavoro che sta spingendo, ancora una volta l’uomo a superarsi, ‘riconfigurarsi’ – analogamente alle tecnologie, e con il loro utilizzo – a favore di ambienti professionali più attenti agli aspetti emozionali dell’umano. Alla centralità dell’aspetto emozionale si è allacciata anche Maria Teresa Sica, HR Director per Oracle, gigante mondiale dell’IT, la quale ha evidenziato come l’isolamento da lockdown sia stato il motore di numerose iniziative di responsabilità sociale da remoto, prototipo comportamentale da adottare sui tempi lunghi.

A sedere all’affollata tavola digitale di Dress for Success Rome anche personalità dell’arte e della moda, rappresentate rispettivamente da Arvedo Arvedi, Corporate Artist veronese e Grazia Marino, CEO di Spazio Margutta, entrambi sostenitori della necessità della creatività nei momenti di riadattamento, creatività come caratteristica profondamente umana, che nemmeno il Covid riesce a spegnere, perché sorgente stessa di cambiamento. In linea con lo spirito della non-profit al femminile, Arvedo Arvedi ha sottolineato la centralità delle donne nel mondo del lavoro, omaggiando l’organizzazione stessa di una sua opera ‘mobile’, trasferita sul tessuto di ben cento pashmine. E ancora a proposito di donne, della loro flessibilità, capacità di dare e creare aggregazione, si sono espresse Raffaella Cavallucci, Coach e Senior Consultant e l’enologa Adriana Zanetti, esempio concreto del lato positivo della pandemia, cui una rinnovata capacità di ‘fare squadra’ ha permesso di proseguire nella sua attività, perché, ci ha tenuto a ribadirlo “da soli, non si può andare da nessuna parte”.

Dress for Success Rome lo sa bene, come lo straordinario numero di coloro che hanno voluto connettersi all’evento, già dentro un ‘next’ in cui tutto questo è stato straordinario e assolutamente ‘normal’.

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