Un punto di raccolta per dispositivi
elettronici usati ma funzionanti nella sede del Municipio Roma III
Montesacro allo scopo di abbattere le disuguaglianze sociali e la
dispersione scolastica. È questo il senso del progetto Device4all,
promossa dalle associazioni ‘Nonna Roma’,‘Rimuovendo gli
ostacoli’ e ‘Informatici senza frontiere’ a cui ha aderito in
pieno il Municipio III. L’iniziativa è stata presentata questa
mattina (21 maggio 2021) alla conferenza stampa a Piazza Sempione alla presenza di
Giovanni Caudo, Presidente del Municipio III; Claudia Pratelli,
Assessora alla Scuola e alle Pari Opportunità del Municipio III; Eloa
Montesel, attivista di Nonna Roma; Maurizio Sapienza e Graziella
Capello, coordinatore regionale e volontaria di Informatici senza
Frontiere; Andrea Serra, Vice Presidente di Rimuovendo gli ostacoli.
Eloa Montesel di Nonna Roma ha spiegato: “Il nostro obiettivo è
abbattere il digital divide. La didattica a distanza è stata
fondamentale per tutelare la salute di tutti ma deve essere gestita per
favorire l’accesso e la prosecuzione dell’istruzione. Ci sono
giovanissime matricole universitarie che hanno a disposizione solo uno
smart phone e molti figli sono costretti a studiare unicamente sul
telefono dei loro genitori. Dobbiamo cercare di risolvere queste
situazioni”.
Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola e alle Pari Opportunità del
Municipio III, ha aggiunto: “Insieme a tre associazioni impegnate nel
contrasto al digital divide il Municipio mette in campo azioni
concrete contro le disuguaglianze applicando il riuso e l’economia
circolare. Lo facciamo da sempre, e siano contenti di continuare a
farlo con la raccolta dei dispositivi elettronici il lunedì, il
mercoledì e il giovedì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00. Pc e tablet
così raccolti saranno poi dati a chi ne ha più bisogno. Grazie a una
sinergia con Nonna Roma e con le scuole del terzo municipio possiamo
individuare quanti hanno maggiore necessità di colmare un gap digitale.
Durante lo scorso lockdown registravamo che in media l’8% delle alunne
e degli alunni degli istituti comprensivi aveva difficoltà ad accedere
alla didattica perché privo di dispositivi o in possesso soltanto dello
smartphone, naturalmente si trattava di una media variabile a seconda
delle aree e dei quartieri. Le scuole, e spesso anche il volontariato,
sono intervenute su questo divario dando dispositivi in comodato
d’uso. Eppure il problema permane. I PC non servono solo per seguire
le lezioni della scuola ma anche per essere cittadini digitali. Roma
deve accettare la sfida della digitalizzazione ed essere in linea con le
altre capitali europee, garantendo reti wifi accessibili e gratuite per
tutte e tutti ma ricordando anche quanti non hanno accesso ai
dispositivi necessari per connettersi”.
Maurizio Sapienza e Graziella Capello di Informatici senza frontiere
hanno, invece, specificato: “Il nostro compito è quello di acquisire
apparecchiature usate e renderle nuovamente disponibili, soprattutto ai
fini della didattica. Nell’ambito delle sue attività tese a combattere
il digital divide, Informatici Senza Frontiere ha nel tempo sviluppato
diversi accordi con associazioni del territorio in varie località
d’Italia. Siamo quindi molto lieti di questa nuova collaborazione con il
III Municipio nell’ambito del progetto Device4All che ci permette di
presidiare meglio il territorio e avere più punti di raccolta e
distribuzione di dispositivi elettronici per meglio andare incontro ai
bisogni dei cittadini.”
Andrea Serra, Vice Presidente di Rimuovendo gli ostacoli, ha così
aggiunto: “Il nostro progetto nasce in piena emergenza didattica per
via della DAD e della pandemia ma dobbiamo andare oltre questa fase. A
dircelo, sono i dati che i sindacati della scuola hanno messo in
evidenza in una recente audizione parlamentare sulla dispersione
scolastica. Tramite il portale di Rimuovendo gli ostacoli un donatore
può mettere a disposizione un computer che grazie a Informatici senza
frontiere può essere rigenerato per poi raggiungere chi ne ha più
bisogno, con l’intervento di Nonna Roma. È una filiera della
solidarietà in cui inserisce anche il Municipio come soggetto
istituzionale”.
Infine, Giovanni Caudo ha concluso: “Lavorare insieme, fare rete con
le realtà associative presenti sul territorio è la base di moltissime
iniziative che stiamo portando avanti nel nostro quadrante nei campi
della cultura, del sociale e dell’ambiente. La scuola, poi, è uno
degli argomenti più cari alla nostra amministrazione e il luogo in cui
si abbattono le differenze sociali. La didattica a distanza non è
certamente la soluzione contro la dispersione scolastica ma se mancano i
supporti digitali necessari si rischia di acuire ogni problematica.
Grazie all’aiuto di tecnici ed esperti competenti, in una fase storica
in cui ci troviamo spesso ad accumulare oggetti, possiamo rimettere le
cose in circolo in maniera virtuosa e a vantaggio di chi più ne ha
bisogno. È necessario coinvolgere le persone perché vengano qui, a
piazza Sempione, a portarci vecchi tablet e pc. Per rimuovere gli
ostacoli e aprire le finestre su un mondo possibile”.