D’Amato sull’emergenza rifiuti: “Rischio infezione da topi”

Preoccupazione per l’allarme lanciato dall’Ordine dei medici di Roma: “La situazione è intollerabile, c’è il rischio malattie. Se il Campidoglio non individua una discarica, siamo pronti a commissariare. Servono soluzioni in tempi rapidi. Rischiamo un’emergenza sanitaria” spiega l’assessore alla Sanità di Zingaretti.

Alessio D’Amato si dice preoccupato:
“I rifiuti non possono rimanere in strada per giorni, è una situazione rischiosa, con gli animali, i roditori, i gabbiani, tutti portatori di infezioni, a partire dalla salmonellosi. Non c’è discussione: l’immondizia va rimossa, punto. Il Covid ci ha insegnato che la promiscuità tra uomini e animali va trattata con grande prudenza. E che quando ci sono situazioni incontrollate può esserci un salto di specie”.

“C’è un problema di raccolta – continua l’assessore -. Di cumuli che non vengono rimossi dalle strade. E su questo c’è poco da questionare: vanno portati via. A partire dalle aree sensibili, soprattutto nelle vicinanze degli ospedali, delle case della salute, perfino dei centri vaccinali. Con il caldo i rifiuti generano liquami, oltre a situazioni olfattive, come dire, oggettivamente sgradevoli. Date le ondate di calore in vista, anche oltre i 40 gradi percepiti, la situazione è destinata a peggiorare. Per i residui organici oltre i 3-4 giorni, con questo calore, iniziano le fermentazioni, rilasciano liquami. Dalle carenze igieniche si passerebbe a un’emergenza sanitaria”.

“É triste pensare che Roma fosse ricordata per le rondini dei macchiaioli, a inizio Ottocento. Ora dalle rondini siamo passati a topi e cinghiali. Ed è a rischio la salute. Il virus ci ha insegnato che per la promiscuità tra uomini e animali serve grande prudenza, quando si parla di salto di specie è perché ci sono situazioni incontrollate. C’è anche il pericolo di un aumento delle zanzare, non scordiamoci che fino a qualche anno fa abbiamo avuto a che fare con la Chikungunya, che comportò un blocco delle donazioni di sangue. Dobbiamo evitare di creare un ecosistema che favorisca queste situazioni. Ora la priorità è pulire, per prevenire” aggiunge D’Amato.

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