Coronavirus, gravi le condizioni dei due contagiati: al via cure sperimentali

In condizioni critiche i due cittadini cinesi colpiti dal Coronavirus e ricoverati allo Spallanzani di Roma.
Sono in terapia intensiva, intubati per respirare, ma coscienti; sono peggiorati improvvisamente nella serata di lunedì dopo giorni di stabilità.

Ora la prognosi dei due coniugi cinesi infettati dal coronavirus è riservata. Lui ha 66 anni, lei 65, e questo non li aiuta. Secondo la prime ricerche sulle 400 vittime del coronavirus (su oltre 20.000 contagiati) l’80 per cento di chi muore ha più di sessant’anni. Conferma il ministro della Salute, Roberto Speranza:
“L’età rappresenta un elemento di problematizzazione, anche se i nostri medici stanno facendo tutto il possibile”.

Gli esperti ricordano che il virus non porta necessariamente alla morte, visto che il tasso dei decessi è basso, poco sopra il 2 per cento. Ma età e fragilità sono due componenti insidiose e, purtroppo, i due coniugi di Wuhan non sono giovanissimi.


Dallo Spallanzani spiegano che “i due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati, nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria, come segnalato nei casi fino ad ora riportati in letteratura. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva. I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali”.

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