Concorso da bibliotecari: i vincitori finiscono all’anagrafe come impiegati

Sono i vincitori dell’ultimo concorso bandito dal Comune di Roma per i posti da bibliotecari; Nonostante le biblioteche pubbliche della Capitale abbiano poco personale da anni, i vincitori vengono impiegati negli uffici dei Municipi con mansioni completamente differenti rispetto a quelle previste.

Questa l’accusa dei sindacati, per quei vincitori finiti al dipartimento Trasformazione digitale o a quello delle Politiche abitative, nei tanti uffici dei Municipi I, II, XII, XIV, XV dall’anagrafe all’economato, dall’ufficio tecnico scavi e passi carrabili a quello che si occupa delle graduatorie per le assegnazioni degli alloggi Erp.

“La previsione assunzionale di 50 funzionari entro la fine del 2020 aveva fatto sperare in una boccata d’ossigeno che avrebbe permesso di garantire, pur con la fatica legata a un numero ugualmente basso di risorse umane, gli standard dei servizi bibliotecari e il lavoro di tutti gli uffici. Ma Roma Capitale ci stupisce sempre per le sue scelte e così vengono assegnati solo 10 funzionari bibliotecari (su 27) all’Istituzione Biblioteche, di cui 4 già provenienti dall’Istituzione Biblioteche come istruttori culturali, mentre gli altri 17 vanno a Municipi o altri Dipartimenti dove di Biblioteche non ce ne sono”.
Questo è quanto scrivono i sindacati confederali in una nota congiunta inviata ai vertici di Palazzo Senatorio.

Su change.org è spuntata anche una petizione per chiedere al vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Capitale Luca Bergamo di impegnare i bibliotecari per le mansioni previste ; sono state raccolte oltre 600 firme.

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