Le condizioni dei quattro Vigili del Fuoco rimasti ustionati nell’incendio che ha colpito Torrespaccata, Cinecittà e la zona Est della capitale
Con forza e coraggio hanno affrontato le fiamme che divampano e si sono gettati in prima persona, per spegnere l’incendio che si abbatteva sul prato di Torrespaccata. Incuranti dei pericoli, delle difficoltà oggettive (derivate dal vento che continuava a soffiare e a spostare le fiamme), e della paura, quattro vigili del fuoco hanno subito sulla loro pelle l’attacco dell’incendio. Da ieri sono stati ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio di Roma in codice rosso.
L’incendio si è sviluppato nella zona di Cinecittà Est/Torre Spaccata dalle 15 di ieri pomeriggio. Sul posto, insieme alle pattuglie dei Vigili del Fuoco, sono intervenute la Polizia Locale di Roma Capitale e la Protezione Civile. Le sterpaglie presenti, hanno portato l’incendio a svilupparsi con maggior forza, portando i responsabili a circoscrivere l’intera area e a bloccare la zona compresa fra viale Bruno Pelizzi, via di Torre Spaccata e via Rolando Vignali.
Come stanno i Vigili del Fuoco ustionati?
Le condizioni sanitarie dei quattro operatori coinvolti nell’incendio a Cinecittà, tutti in prognosi riservata, restano gravi. Sono intubati e sedati per alleviare il dolore. Attualmente, tre di loro sono ricoverati presso il Centro Grandi Ustioni del Sant’Eugenio di Roma, mentre l’altro si trova in rianimazione. A renderlo noto la Regione Lazio attraverso una nota. Questa mattina alle 11:30, l’assessore al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini, su delega del presidente della Regione, Francesco Rocca, e il direttore della Protezione Civile regionale, Massimo La Pietra, si recheranno all’Ospedale Sant’Eugenio per informarsi sulle condizioni cliniche dei quattro operatori. La visita sarà anche un’occasione per esprimere, a nome della Giunta della Regione Lazio, l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’equipe medica dell’ospedale, intervenuta durante l’emergenza. Al termine della visita, alle ore 12, presso la Sala Montalcini dell’Ospedale Sant’Eugenio, è previsto un punto stampa curato dal commissario Straordinario Asl Roma 2, Francesco Amato.
L’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, vista la gravità dell’emergenza, ha attivato sin dai primissimi minuti il piano ‘Peimaf’, mobilitando tutto il personale medico e infermieristico previsto nel protocollo, con l’aggiunta di due chirurghi e l’implementazione dell’intero piano infermieristico della struttura. Per garantire un intervento tempestivo, tutti gli ustionati già ricoverati sono stati trasferiti nei reparti indicati dal ‘Peimaf’, al fine di assicurare la massima attenzione ai nuovi pazienti. I parenti dei quattro operatori ricoverati riceveranno aggiornamenti costanti ogni ora, con spiegazioni dettagliate sulle problematiche. Inoltre, sarà fornito loro supporto psicologico. L’Azienda sanitaria ha garantito anche un monitoraggio costante e aggiornamenti ai colleghi della Protezione Civile dei tre operatori ricoverati e al Vigile del Fuoco.
I Vigili del Fuoco; “Troppi infortuni. Un film già visto”
“Quello di oggi è l’ennesimo infortunio sul lavoro tra i vigili del fuoco, grave ma per fortuna non mortale, il pensiero è subito andato ai fatti di un mese fa a Matera. Il numero degli infortuni sta aumentando. Le carenze di organico, la penuria dei dispositivi di protezione individuale e l’età media troppo elevata sono un grosso fattore di rischio da non sottovalutare, specialmente nel campo degli incendi dove ci pare che tutte le azioni vengono concentrate sulla lotta attiva e quasi nulla sulla prevenzione. Non servono i ringraziamenti delle istituzioni, servono fatti concreti, i ringraziamenti veri da parte dello Stato sono i finanziamenti nelle leggi finanziarie”. A dirlo è Marco Piergallini, segretario generale del sindacato Conapo dei vigili del fuoco che esprime “vicinanza e auguri di pronta guarigione al collega e ai tre operator di protezione civile ricoverati oggi per le ustioni”.