Caccia al pesce siluro gigante: il mostro del Tevere

Sono animali che possono raggiungere dimensioni notevoli, ma sono pur sempre pesci. Nessun vero mostro, eppure la vista della loro ombra nelle acque del Tevere può incutere timore.

Sono i pesci siluro, Silurus glanis, specie originaria del Danubio e importata nei principali corsi d’acqua italiani, tra cui anche il Tevere.

“Pescarne un esemplare è una sfida con la natura. Quando ho iniziato ad appassionarmi e a navigare lungo il fiume in cerca del siluro, per i primi due anni non ho pescato nulla. Non ero riuscito neanche a vederne uno da vicino. Poi ho raffinato al tecnica e mi sono allenato” racconta Francesco Olivetti, 36enne romano pescatore per passione.

“Peso 60 chili quindi, in quel caso, la vera sfida dopo averlo stanato e preso all’amo è stata tirarlo fuori dall’acqua – continua -. Una volta il pesce era così pesante che ha trainato la barca per mezz’ora. Non riuscivo a tirarlo fuori dall’acqua e i pesci, di dimensioni e peso tanto imponenti, hanno una forza incredibile”.

Infine sulla competizione con gli altri pescatori:
“Quando ho iniziato, 20 anni fa- dice Olivetti- eravamo in pochissimi a cacciare i siluri. Oggi invece, gli appassionati sono tantissimi e non solo in Italia. In Europa, in Spagna per esempio, ci sono delle vere e proprie gare. Noi romani però difficilmente ci spostiamo. Inoltre una battuta di pesca può durare molti giorni, ecco perché sono attrezzato anche con la tenda per pernottare sulle sponde e quindi ripartire all’alba”.

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