Boom di stupefacenti tra i giovani romani: cocaina e psicofarmaci sotto i 18 anni

Salgono i numeri del consumo degli stupefacenti per gli under 18 di Roma; dalla Relazione sul fenomeno delle dipendenze nel Lazio, realizzata dal Dipartimento di Epidemiologia della Region, si nota come dal 2018 al 2019 il numero di minorenni presi in carico di Serd (ex Sert) è salito del 50%.

Massimo Barra, ex presidente della Croce Rossa e medico da sempre impegnato nella lota contro la tossicodipendenza, spiega:
“I ragazzini che consumano droghe non si fanno aiutare, dicono “smetto quando voglio”, e noi non li sappiamo aiutare. Ed è questa la cosa più grave. Le strutture pubbliche sono sclerotiche, senza fantasia, aspettano ancora l’eroinomane che si presenta da loro e non vanno a cercare i loro “nuovi clienti”: i giovanissimi che prendono di tutto. Non a caso il terzo settore si affida a ex tossicomani, gli unici che conoscono modi fare e luoghi”.


Dalla relazione si evincono importanti tendenze per capire il fenomeno. Più maschi che femmine come prima statistica; il 5,9 per cento ha avuto le prime esperienze sotto i 14 anni, il 25,5 è diventato “abituale” tra i 14 e 18 anni. Il 90 per cento di chi è stato mandato al Serd l’ha fatto per problemi con la marijuana, oltre l’8 perché sniffava cocaina.

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