Aveva bisogno di un trapianto di midollo ed era pronto per l’operazione insieme al papà che avrebbe donato le proprie cellule staminali; poco prima dell’intervento però, il piccolo di 6 anni è risultato positivo al coronavirus e con lui anche i genitori.
Rimandato il trapianto, si è cercato di negativizzare il piccolo prima di procedere, ma non c’era verso; l’ultimo tentativo è stato fatto con un particolare trattamento con l’utilizzo del plasma iperimmune, prelevato da un soggetto guarito da Covid.
La procedura ha funzionato alla perfezione ed il piccolo è guarito in poco tempo; successivamente l’intervento all’ospedale Bambino Gesù di Roma, riuscito alla perfezione.
Il dottor Pietro Merli, responsabile di trapianto emopoietico e terapie cellulari del Bambino Gesù, spiega:
“Il bambino, italiano ma residente a Londra, in seguito a una recidiva nell’ottobre 2019 è stato portato al Bambino Gesù, dove dopo un percorso di chemioterapia e immunoterapia, doveva sottoporsi al trapianto.
Sono stati isolati in attesa della negativizzazione. Cosa che ci ha fatto preoccupare, perché il tempo passava e in campo ematologico conta, il tempo va rispettato. Per questo abbiamo pensato di usare del plasma iperimmune, era fine aprile.
Il 9 maggio l’infusione presso il centro covid di Palidoro, non ha avuto problemi, poi si è negativizzato ed è stato ricoverato presso la sede del Gianicolo per iniziare il percorso di radio e chemio prima del trapianto”.