Aumenti per i dipendenti Ama: super bonus da 20.000 euro, ma i sindacati protestano

L’Ama e il suo amministratore unico Stefano Zaghis ancora nel mirino per bonus e promozioni concesse ad alcuni dipendenti. Ad andare contro la decisione della municipalizzata è il sindacato Usb.

La denuncia riguarda il riconoscimento di incrementi salariali retroattivi, oltre all’assegnazione della fascia A prevista dall’accordo tra azienda e sindacati firmatari del contratto nazionale di lavoro per il personale direttivo.
Usb si è soffermata proprio sul riconoscimento del bonus ai capiarea; il passaggio per questi dirigenti alla Fascia A del contratto nazionale prevede che il 25 per cento della retribuzione sia calcolata sugli elementi di retribuzione costituenti la base di calcolo delle prestazioni straordinarie, ovvero si parla di circa 20.000 euro in più.

“Questi dipendenti ricevono già una retribuzione più che adeguata al loro livello di responsabilità e professionalità e non si capisce il motivo di queste integrazioni al reddito, visto anche l’andamento della gestione operativa aziendale”.
Queste le parole del sindacato, che si sofferma sui problemi nella raccolta, i ritardi nella costruzione degli impianti di trattamento e la scarsa attenzione alle maestranze, a cominciare dagli operatori, costretti a lavorare senza protezioni adeguate, con DPI e divise insufficienti e spesso mancanti, con mezzi fatiscenti e inadatti a svolgere il servizio, con conseguenti malattie professionali mai riconosciute.

Per il momento dall’Ama nessuna risposta ufficiale, mentre Usb chiede alla Raggi di “far revocare immediatamente queste disposizioni dell’Amministratore Unico che sono uno schiaffo in faccia ai lavoratori AMA e alla cittadinanza tutta”.

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