Aree gioco riaperte, ma le condizioni sono disastrose: strutture fatiscenti e infestazione di topi

Dopo alcuni giorni dalla riapertura delle aree gioco nei parchi e nelle ville di Roma, ci si accorge che la situazione è invivibile.

Nel cuore del Fleming ad esempio, i residenti devono fare i conti con i topi: l’area giochi è quasi una foresta, abbandonata dal 2016 e ormai rifugio per una colonia di topi. A denunciare la situazione di degrado è Cristina Tabarrini, presidente del comitato di quartiere Vigna Clara.

Lo spazio verde in via Valdagno era diventato ritrovo per gente poco raccomandabile e gli atti vandalici erano all’ordine del giorno; così nel 2016 venne chiuso in quanto non rispettava le norme di sicurezza per i bambini.
Tabarrini spiega:
“In zona le uniche aree giochi sono chiuse: quella di via Valdagno e quella di largo Belloni rimasta aperta fino a quando veniva curata da un gruppo di commercianti uniti nel Comitato largo Belloni.
Si è pensato di cambiare la destinazione di uso dell’area cani di via Valdagno con quella dell’area giochi, di switchare insomma.
Ma ora è tutto fermo, tutto sospeso e i bambini restano senza area giochi e l’area di via Valdagno versa nel degrado assoluto.

Anche a Villa Ada la denuncia arriva, invece, da Lorenzo Grassi dell’Osservatorio Sherwood, che ha realizzato un censimento delle trutture ludiche presenti.
“Secondo il nostro censimento – dice Grassi –  le attrezzature per l’infanzia al momento funzionanti all’interno di Villa Ada – se si esclude l’area giochi di Parco Rabin, sul confine esterno di via Panama, risistemata a novembre 2019 grazie alle donazioni di Comitato Don Minzoni e Retake – sono davvero ridotte all’osso: solo 5 altalene (di cui 3 per piccoli), 4 dondoli a molla, 2 scivoli (di cui uno rotto e chiuso con nastro giallo da settembre 2019) e 2 piccole strutture con assi in legno e sbarre.
Per non parlare della decantata altalena utilizzabile anche dai bimbi disabili, inaugurata ad ottobre 2014 grazie alla donazione dell’associazione Leprotti di Villa Ada, danneggiata a giugno 2017 e poi scomparsa nel nulla”.

Per villa Paganini, infine, a parlare è il gruppo Amo quartiere Trieste:
“I giochi sono imbrattati da writer, devono essere riverniciati e hanno tolto i secchi dell’immondizia perché rotti, ma non li hanno mai sostituiti”.

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