Appello dei medici: “Basta a feste private, rispettate le regole”

Nonostante le misure di sicurezza anti-Covid siano aumentate, aperitivi, feste private e comunioni vanno avanti come se nulla fosse. I medici di famiglia continuano a ricevere numerose richieste di test.

I richiedenti spesso sono ragazzi, che ammettono di non aver preso tutte le precauzioni necessarie, partecipando a feste e raduni non autorizzati che rischiano di trasformarsi in focolai.
Pier Luigi Bartoletti, segretario romano della Fimmg, la federazione italiana dei medici di medicina generale, spiega:
“Le feste private purtroppo stanno continuando, nonostante gli appelli e le raccomandazioni.
Solo nelle ultime due settimane abbiamo registrato decine e decine di contagi legati a diciottesimi, aperitivi, adunate scolastiche di pomeriggio.
In questa fase certe attività sono chiaramente sconsigliate, bisogna limitarsi nell’interesse di tutti. Ci chiamano dopo, quando iniziano ad avere tosse e febbre. E ci dicono: forse non abbiamo rispettato tutte-tutte le precauzioni. Gli ultimi tamponi che stiamo realizzando mostrano una carica virale estremamente alta. In alcuni casi, è dieci volte più alta rispetto all’estate.
Se ad agosto avevamo molti pazienti positivi con una carica virale a 10, massimo 20, oggi in alcuni casi la troviamo a 120. Molto spesso il valore supera 50. E in estate, quando vedevamo un livello simile nel referto di un test, strabuzzavamo gli occhi: era una rarità. Oggi avviene spessissimo”.

Anche per le comunioni vale lo stesso discorso, rimandate all’autunno causa lockdown. Simona Ursino, direttrice del Sisp (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) dell’Asl Roma 4 spiega:
“Abbiamo scoperto diversi cluster legati ai ricevimenti. Negli ultimi dieci-quindici giorni abbiamo registrato 5 focolai correlati alle feste private”.

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