Aggressione agli uomini in divisa: poliziotti in piazza

Questa mattina gli agenti provenienti da tutta Italia si sono radunati in piazza del Popolo nella Capitale, per manifestare.

“Basta Aggressioni agli uomini in divisa” il leitmotiv della giornata, con il sit-in organizzato da diverse sigle sindacali e capeggiate da Sap-Sindacato autonomo polizia. Presenti anche anche il Sappe della Polizia Penitenziaria, il Simcc per i Carabinieri, il Simgdf per la Guardia di Finanza, l’Fsp Polizia di Stato, il LeS Polizia e al Conapo dei Vigili del fuoco.

Stefano Paoloni, segretario generale Sap spiega:
“Ci saranno tantissimi poliziotti, carabinieri, finanzieri, operatori della polizia penitenziaria, vigili del fuoco e appartenenti alla polizia locale in piazza del Popolo, uniti, per dire basta alle tantissime aggressioni che ogni giorno aumentano in modo esponenziale contro le Forze dell’Ordine e gli addetti al soccorso pubblico. Le aggressioni salgono, i rischi si moltiplicano e nonostante i numerosi gridi di allarme, chi ha la responsabilità della sicurezza non assume alcune iniziativa tangibile”.

A confermare la presenza anche Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Anna Maria Bernini e Maurizio Gasparri.
Dai sindacati spiegano che il ruolo degli uomini in divisa “vacilla sotto i colpi di normative che non ci tutelano, di leggi troppo blande per chi delinque; lasciati soli da chi ha la responsabilità della sicurezza del paese e attaccati a più riprese dal partito dell’antipolizia che non perde occasione per puntare il dito è strumentalizzare, dimenticando l’infinito lavoro quotidiano che tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato compiono con abnegazione ed altissima professionalità”.

Nello specifico gli agenti chiedono maggiori garanzie funzionali: Bodycam e Taser, oltre il ripianamento degli organici, oggi carente di circa il 20% globale, e messo a rischio nei prossimi anni dai numerosi pensionamenti previsti. Chiesta anche l’apertura di un tavolo contrattuale al Viminale per le retribuzioni pressoché ferme negli ultimi 10 anni e la previdenza complementare.

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