10 anni per rigenerare l’Italia, la ricetta WWF: Restauro Habitat, 30% del paese protetto e ecologicamente connesso

Salute, prosperità, lotta ai cambiamenti climatici: senza Natura non c’è futuro
Partita la Campagna WWF ReNature Italy, nella decade proposta dall’ONU sulla
restoration degli ambienti naturali – #ForNatureForUs

Abbiamo 10 anni per ricomporre il grande mosaico naturale italiano che, una volta ricostruito,
manterrà in sicurezza il nostro capitale naturale garantendo prosperità e salute per tutti noi.
Nell’avvio della decade promossa dall’ONU alla restoration dei sistemi naturali, il WWF con la sua
nuova campagna ReNature Italy lancia una sfida di un grande progetto di rigenerazione della
natura del nostro Paese che sposa la visione ambiziosa su come dovremo trasformare l’Italia
entro il 2030, a partire da oggi.

4 le parole chiave: connessione, ripristino, protezione e rewild, cioè il ritorno in natura di specie
importanti. ReNature Italy è la risposta concreta agli allarmi sulla perdita di biodiversità a livello
globale e nazionale: 1 specie su 2 di vertebrati in Italia è minacciata d’estinzione, l’86% degli
habitat europei è in cattivo stato di conservazione, perdiamo ogni giorno 16 ettari di territorio
naturale sotto la pressione di cemento e degrado. Suolo fertile, ecosistemi con i loro servizi, piccoli
e grandi habitat vengono trasformati e distrutti: centinaia di tessere naturali si perdono
quotidianamente, e silenziosamente, in ogni angolo del paese, e si erodono poco per volta le
connessioni vitali di un ecosistema sempre più fragile e il nostro capitale di natura.
Per questo la prima richiesta alle istituzioni del WWF è quella di riportare al centro della politica il
ruolo della natura, dedicando fondi significativi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza) alla conservazione e ripristino della natura, cogliendo la sfida della Strategia Europea
per la Biodiversità e avviando la Nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030 per
recuperare la natura che abbiamo perso.

LA VISIONE ‘NATURA’ PER L’ITALIA DEL 2030

La visione del WWF per il 2030 si riassume nel MANIFESTO di campagna e in una MAPPA
Il grande progetto ReNature Italy permetterà di migliorare l’efficacia delle aree protette esistenti,
arrivando a proteggere il 30% di territorio nazionale, con un 10% tutelato integralmente in linea
con quanto richiesto dalla Strategia Europea sulla Biodiversità, e mettendo in sicurezza tutte le
foreste vetuste e più naturali d’Italia. Ma questo non basta: bisognerà ricostruire e completare la
rete ecologica nazionale puntando su 3 grandi corridoi ecologici principali – alpino, appenninico e
della valle del Po – capaci di connettere le aree protette e sostenere la biodiversità anche a fronte
degli impatti del cambiamento climatico e custodire il capitale naturale. Questo salto di qualità è
possibile soprattutto rigenerando almeno il 15% del territorio nazionale, rinaturando almeno 1.600
km di fiumi (a cui negli ultimi 50 anni abbiamo tolto circa 2.000 km2 di spazio vitale) e rigenerando
la natura in almeno il 10% della superficie agricola, in primis per gli impollinatori.
“Abbiamo grandi responsabilità anche nelle città, luoghi importanti dove sperimentare la capacità
di vivere in armonia con la Natura. Sono molteplici le misure che dobbiamo adottare. Alcuni di
queste facilmente praticabili ed attuabili nell’immediato. E se per aiutare gli impollinatori possiamo
allestire veri e propri “bug hotel” o favorire la diversità di ambienti e colture per una maggiore
disponibilità di fiori (anche con opere di microforestazione), per uccelli, mammiferi, rettifli e anfibi,
potremmo cercare di diminuire il peso della frammentazione del territorio – a partire dall’impatto
delle infrastrutture stradali – realizzando ad esempio sottopassi dedicati alla fauna selvatica, che
troppo spesso resta vittima delle automobili.” dichiara Raniero Maggini, Presidente del WWF
Roma e Area Metropolitana

Tra i protagonisti di questo progetto ambizioso molte specie simbolo della biodiversità italiana
come lupo, orso, lontra, rapaci rarissimi come l’aquila di Bonelli, specie vegetali che resistono in
piccoli areali come l’abete dei Nebrodi o il pino loricato. Tutte specie che vanno ancora difese da
bracconaggio e dalla difficile coesistenza con le economie locali e altre minacce quotidiane. Nella
campagna ReNature c’è anche spazio per sognare il ritorno della lince, il grande felino quasi
scomparso dalla nostra fauna, e del cervo italico, asserragliato con appena 300 individui ai margini
del delta del Po.

“In un momento in cui abbiamo la possibilità di tradurre in azione quello che ci ha insegnato la
pandemia, ovvero che gli ecosistemi naturali sono cruciali per il nostro benessere e le nostre vite,
dobbiamo fare il possibile per ridare spazio alla natura, ricostruendo quello che abbiamo distrutto –
ha dichiarato Alessandra Prampolini direttore di WWF Italia – Il nostro messaggio è semplice:
dobbiamo rigenerare l’Italia, passando da un sistema ‘nature negative’ ad una sfida ‘nature
positive’. Nessun recovery fund ci traghetterà fuori dalla crisi in maniera duratura se non
affrontiamo le radici dei problemi che stiamo vivendo, tra cui la distruzione della natura gioca un
ruolo prominente. Capitale naturale, biodiversità, servizi degli ecosistemi, devono entrare nei fatti e
concretamente nei fondi per la ripresa e la resilienza, adottando la sfida proposta dal WWF con i
progetti di ReNature. Cogliamo inoltre questo momento chiave del nostro paese: oggi abbiamo
l’opportunità di ripensare il nostro modello di sviluppo anche grazie ai fondi e investimenti che
nascono come NextGenerationEu”.

Ed è proprio la profonda revisione del PNRR, promessa dal Governo Draghi, che costituirà un’occasione per
delineare il futuro dell’Italia in cui abbia centralità la proposta del WWF sostenuta con la Campagna ReNature. Il WWF ha chiesto al Presidente del Consiglio che nel PNRR venga garantito, come richiesto
dall’Europa, che almeno il 37% del totale delle risorse stanziate sia destinato effettivamente ad azioni per il
clima e per la biodiversità terrestre e marina; inoltre, che si avvii un grande piano per Riqualificare la Natura
d’Italia, per tutelare le aree di maggior pregio naturalistico del nostro Paese e favorire le connessioni
ecologiche, fermando la perdita della nostra biodiversità e avviando la transizione ecologica di settori quali il
turismo, l’agricoltura e la pesca. La Campagna ReNature è comunque uno stimolo all’azione anche rivolto ai
cittadini: da quest’anno è possibile contribuire ad uno speciale FONDO RENATURE ITALY per curare la
natura italiana. Il progetto è talmente ambizioso che occorre uno sforzo collettivo: le azioni di conservazione
e restoration, per quanto generino ritorni significativi per la collettività, richiedono risorse non indifferenti.

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