Emma Amiconi, una delle sei fondatrici, sottolinea che: “Sono tutti benvenuti, ma la politica inizia a percepire solo adesso la portata di quello stiamo organizzando. La verità è che i cittadini sono stati i primi rimboccarsi le maniche e a prendere il toro per le corna organizzando il sit-in. Sono stati coraggiosi. I partiti non l’hanno fatto e questo è indicativo”. Forse lo faranno, ma sono stati comunque preceduti dallo slancio della cittadinanza attiva. Che adesso rivendica la sua autonomia. Sono migliaia di persone autorganizzate, impegnate quotidianamente nella cura dei territori”.
Le sei attiviste hanno realizzato un gruppo chiuso su Facebook che ha già raggiunto i 18mila iscritti e nuove adesioni in corso.
In piazza del Campidoglio ci saranno, oltre ai cartelloni, anche delle urne all’interno delle quali i partecipanti potranno imbucare proteste e proposte dai territori.
“Le organizzeremo le consegneremo alla giunta Raggi – afferma Amiconi – il nostro impegno non si esaurirà certo con questa manifestazione. Andremo avanti”.