II primo cittadino della Capitale, in occasione dell’Assemblea generale di Unindustria al Centro Congressi della Nuvola all’ Eur, ha illustrato le tempistiche per la costruzione dell’impianto
Resta da anni uno dei problemi più grandi da risolvere per la Capitale: la gestione dei rifiuti e il loro smaltimento. I recenti incendi ai tmb a disposizione hanno ancora di più acuito il problema, ecco perchè la Giunta capitolina, fin dal suo insediamento, ha messo al primo posto del programma la soluzione a questa annosa questione, disponendo la costruzione di un termovalorizzatore come primo punto del programma. Un maxi-impianto di proprietà pubblica in grado di incenerire 600 mila tonnellate di rifiuti all’anno.
Dopo aver individuato l’area dove costruire il nuovo impianto, più precisamente nel Municipio IX in località Santa Palomba, estrema periferia Sud, identificato il modello che sarà molto simile a quello che ha risolto i problemi della gestione dei rifiuti in alcune capitali del nord Europa, mancava soltanto lanciare i vari bandi di concorsi per la gara d’appalto. Alla fine c’è stato soltanto un gruppo di imprese che ha presentato una manifestazione di interesse per la progettazione, la costruzione e la gestione del nuovo termovalorizzatore di Roma e si tratta di un progetto guidato da Acea Ambiente, partecipata di Acea. Adesso si aspetta l’apertura dei cantieri.
La soluzione definitiva al problema dei rifiuti
Da sempre Roma ha il problema dello smaltimento dei rifiuti, problema che si è acuito con la chiusura definitiva di quella che era diventata la più grande discarica d’Europa, quella di Malagrotta. Ma negli anni si è perso molto tempo per individuare un’ area che potesse sostituire l’impianto chiuso e il problema diventava sempre più acuto. Fin dal giorno del primo insediamento la Giunta Gualtieri aveva individuato come unica soluzione per una metropoli come Roma, quella di costruire finalmente un termovalorizzatore come quello in funzione da anni con ottimi risultati a Stoccolma e Copenaghen. La procedura sta andando spedita e l’apertura dei cantieri sembra prossima. “C’è una gara in corso e ci saranno delle offerte per la realizzazione. Roma già usa i termovalorizzatori ma quelli degli altri. Paghiamo gli altri per fare energia con i nostri rifiuti e paghiamo anche il trasporto. E’ una cosa di buon senso fare il termovalorizzatore”, ha dichiarato stamane il sindaco Roberto Gualtieri intervenendo all’assemblea generale di Unindustria in corso all’ Eur.
Strade con la cenere prodotta
Secondo il sindaco l’impianto dovrà cominciare a funzionare nel 2026, al massimo, dopo qualche mese di prove, a inizio 2027, ma la strada è tracciata. Un impianto di ultimissima generazione che, come ha spiegato ancora il sindaco “sarà un termovalorizzatore con le tecnologie più avanzate del mondo. Non si farà solo energia ma le ceneri diventeranno materiali da costruzione: con i residui della termovalorizzazione faremo le strade e i marciapiedi e con il biometano prodotto dai biodigestori che realizzeremo ci faremo andare i mezzi di Atac”. Sarebbe davvero l’inizio di una nuova era per la capitale nella gestione dei rifiuti.