Ad oltre due anni dall’emanazione della delibera 74 da parte dell’allora commissario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca sono ancora da individuare le aree che ospiteranno le isole ecologiche dei 15 municipi di Roma.
Al riguardo si procede a rilento: neanche con la seduta congiunta di ieri delle commissioni Urbanistica e Ambiente, si è riusciti a trovare una soluzione al conferimento dei rifiuti.
Cause di tutte le problematiche emerse in merito, secondo la presidente della commissione Urbanistica, Donatella Iorio, all’origine di tutto ci sarebbe un errore di metodo: “Nella delibera Tronca, che ha individuato 32 aree potenzialmente idonee per ospitare i Centri di raccolta differenziata, non risulta esserci stata una istruttoria sotto il profilo urbanistico nè esiste tra i pareri tecnici allegati quello del Dipartimento di Attuazione urbanistica”
Come ha precisato la Iorio “per la maggior parte dei municipi abbiamo istruttorie che non si sono concluse con parere positivo. Questo ci dovrebbe far riflettere su un possibile cambio delle modalità di individuazione delle aree, partendo magari dalle destinazioni pubbliche su cui è possibile mettere le strutture, e poi lasciando agli uffici municipali la scelta tra un ventaglio di ipotesi”.
Numerose le dichiarazioni di disappunto da parte degli esponenti dei vari municipi.
Monica Lozzi, minisindaco al VII: “Non parteciperemo più ad alcuna seduta perchè sono due anni che perdiamo tempo: bisogna mettere dei luoghi idonei sul piatto con indicazioni standard”.
L’assessore alle Politiche Ambientali del Municipio XII, Valeria Allegro: “I cittadini aspettano da anni le isole ecologiche, finora abbiamo perso tempo e se andiamo avanti così chiamerò a rispondere chi di dovere per danni alla cittadinanza. Se implodono i Municipi, implode il Campidoglio”.
La Iorio ha però spiegato di aver “sempre cercato di coinvolgere i Municipi e di voler risolvere il problema”.
La soluzione potrebbe però arrivare a breve. Prosegue infatti la Presidente: “Dall’ultima commissione congiunta Urbanistica-Patrimonio abbiamo avuto la certezza della disponibilità di circa 5 milioni di mq che non sono in carico a nessuno e che sono state già cedute dai costruttori secondo cessione compensativa. Sono zone O, quindi ex abusive, su cui realizzare servizi, dai parcheggi alle aree verdi, ai progetti di viabilità, e in molti casi sono zone di proprietà del Comune in stato di abbandono. Nel dipartimento Urbanistica abbiamo gli elenchi e li abbiamo già distribuiti ai Municipi: avendo già l’idoneità senza bisogno di ulteriori verifiche, potrebbero essere aree molto semplici da esaminare per collocare le isole ecologiche su scelta dei Municipi. Non escludo dunque che si possa trovare il margine per soluzioni aggiuntive in tempi più rapidi rispetto alle istruttorie avviate da mesi”. Per Iorio i tempi per avviare questa procedura e metterla nero su bianco “potrebbero essere brevi: diciamo che per il prossimo settembre potremo già individuare delle possibilità e discuterle in una commissione”.