Al termine di una seduta fiume, è stato approvato nella notte il Bilancio di previsione 2024-2026 e la legge di Stabilità 2024. Protestano le opposizioni
Cinque giorni di sedute consiliari, partite martedì 19 dicembre e terminate all’una del mattino di sabato 23 dicembre. La Regione Lazio ha approvato la proposta di legge n. 120 (Legge di Stabilità regionale 2024) e la proposta di legge n. 121 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2024-2026), con 32 voti su 32 consiglieri presenti in entrambi i casi.
Al dibattito non erano presenti, per protesta, i consiglieri dell’opposizione, che lamentavano la mancata possibilità di partecipare alla discussione sugli ordini del giorno collegati ai provvedimenti legislativi. E’ stata la prima manovra di bilancio presieduta dalla nuova giunta Rocca, che è intervenuto in prima persona per rivendicare le scelte di un Bilancio “all’insegna della saggezza e della responsabilità, frutto anche di una lettura dei territori e dei loro bisogni, frutto di un lavoro costante dei nostri amministratori”, ha dichiarato il governatore.
Rocca, dopo aver toccato l’argomento del Teatro Eliseo (“la Giunta precedente chiudeva i teatri”, ha detto), si è soffermato sul tema delle risorse: “Abbiamo compiuto un’operazione di trasparenza senza precedenti, sapendo accogliere nella pochezza di risorse che avevamo a disposizione quei suggerimenti utili per la crescita e cercando di migliorare i conti per il futuro, eliminando il ricorso all’indebitamento”. Il presidente ha poi rivendicato, tra l’altro, le 4.000 assunzioni nella Sanità e la riduzione delle liste di attesa, gli investimenti nel cinema e l’utilizzo “intelligente” dei fondi europei.
I numeri del bilancio
La proposta di legge di bilancio è stata spiegata dall’assessore Giancarlo Righini: si tratta di una previsione finanziaria che si compone di 7 articoli e 23 allegati) e che ammonta, al lordo delle poste tecniche e delle partite di giro, rispettivamente, in euro 35.950.384.685,86, in euro 33.860.306.661,93 e in euro 33.381.927.029,58, per il triennio 2024-2026, in termini di competenza, nonché in euro 30.466.001.045,83, per l’esercizio finanziario 2024, in termini di cassa.
Al netto delle poste tecniche e delle partite finanziarie, invece, il bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2024-2026 ammonta, in termini di competenza, a euro 18.708.357.676,84 per l’anno 2024, ad euro 18.278.550.831,80 per l’anno 2025 ed euro 17.847.645.714,20 per l’anno 2026. Degli oltre 18 miliardi di euro del 2024, circa 3,2 miliardi sono a libera destinazione, mentre le ricerche vincolate sono pari a circa 15 miliardi, riferite alla sanità per 12 miliardi, al trasporto pubblico locale (Tpl) per 600 milioni che, con ulteriori 345 milioni di risorse regionali, raggiunge quasi un miliardo di euro complessivi e per la parte rimanente fondi provenienti dall’Unione europea e dallo Stato.
Rocca esulta: “Ereditate difficoltà enormi”
Il presidente Rocca ha commentato il via libera alla manovra sui social: “Nella notte, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il bilancio di previsione 2024-2026, il Defr 2024-2026 e la legge di stabilità 2024. Si tratta della prima manovra politica e non tecnica della mia Giunta: il bilancio della saggezza e della responsabilità, ha detto qualcuno, ma anche della visione. Ringrazio, innanzitutto, l’Assessore al Bilancio Giancarlo Righini e il presidente della Commissione Bilancio Marco Bertucci per il duro lavoro, il presidente del Consiglio Regionale Antonello Aurigemma e tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza, i capigruppo e i consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione. Vado fiero – prosegue – di una manovra economica che, nonostante le enormi difficoltà ereditate, non ha penalizzato i cittadini, ha bloccato l’indebitamento e ha decisamente guardato al futuro. Sono contento, ad esempio, del fondo tagliatasse, della norma che rivaluta gli stipendi, dell’attenzione al sociale e ai più fragili, delle importanti iniziative di valorizzazione turistica e culturale per il nostro territorio. Con questo spirito di visione, proiettati al domani, intendo augurare a tutte le forze politiche della Regione Lazio buon lavoro e buon Natale!”
Righini: “Gettato il cuore oltre l’ostacolo”
Sulla stessa linea anche l’assessore al Bilancio e alla Programmazione economica della Regione Lazio, Giancarlo Righini. “Sono particolarmente soddisfatto per l’approvazione del Bilancio, si tratta, infatti, di una manovra seria e rigorosa che consentirà di dare effettività alle misure previste. Per la prima volta, dopo tanti anni, non compaiono nuovi debiti e, grazie a un’importante operazione di trasparenza politica e amministrativa, vengono chiariti nel dettaglio come saranno pagati i 22 miliardi di indebitamento da qui fino al 2051. Ci siamo impegnati – ha continuato – gettando il cuore oltre l’ostacolo, a trovare un accordo con i sindacati che prevede a partire dal 2025 l’azzeramento dell’aliquota per i redditi fino a 28.000 euro e in forma di riduzione fra i 28.000 e i 35.000 euro in coordinata con i provvedimenti nazionali. Malgrado una difficile situazione economica – ha concluso Righini – non abbiamo comunque trascurato gli investimenti soprattutto quelli diretti ai Comuni, ai quali abbiamo destinato importanti risorse per finanziare progetti di sviluppo. Fondamentali, infine, anche gli stanziamenti che incideranno concretamente sulla vita dei cittadini, a partire da quelli per trasporti e cultura”.
Le opposizioni protestano
“Abbiamo assistito in questi giorni a una vera e propria farsa, drammaticamente ridicola, di una maggioranza che ha collezionato figuracce, nell’incapacità di gestire prima di tutto sé stessa, per arrivare all’approvazione di una Legge di Stabilità povera di fondi, ma soprattutto di contenuti. Questa legge di Bilancio non ci appartiene perché è figlia di chi si è nascosto dietro alla scarsità di risorse per negare alle cittadine e ai cittadini del Lazio la riduzione delle tasse, per poi provare a investire 24 milioni di euro per acquistare il Teatro Eliseo. Né possiamo accettare l’intervento del Presidente Rocca, che invece di esporre la sua idea di futuro per la Regione Lazio, come dovrebbe fare chi si trova nella sua posizione, incendia con un fare da Marchese del Grillo una discussione che per tutta la durata del Consiglio è stata rispettosa dei ruoli”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri M5S alla Regione Lazio, Adriano Zuccalà e Valerio Novelli.
“Abbiamo dato battaglia in Commissione e in Aula e siamo riusciti a portare a casa qualche risultato importante, come il sostegno all’apicoltura e alle aziende agricole zootecniche, finanziamenti alle start-up che recuperano materie prime e fondi aggiuntivi per il finanziamento di progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, alla promozione delle pari opportunità e dell’educazione all’affettività. Siamo riusciti, inoltre, grazie al fronte comune con tutte le opposizioni, ad arrivare a un accordo sul fondo taglia-tasse affinché venisse ridotta la pressione fiscale sui cittadini del Lazio e a bloccare lo scellerato acquisto del Teatro Eliseo, per passare dal ‘salva-Barbareschi’ al ‘salva-teatri’ di tutta la regione. Risultati – proseguono – che senza dubbio ci danno qualche soddisfazione ma che non si avvicinano per nulla alla nostra visione di Regione”.
“Questo Bilancio si caratterizza per grandi assenze da una parte e poco impegno dall’altra. La transizione ecologica è sparita completamente dal dizionario del Lazio, non si vedono interventi strutturali importanti, se non quelli finanziati con i fondi del Pnrr ottenuti dal Governo Conte 2, che di fatto ha salvato le prospettive di investimento della nostra regione. Non abbiamo visto nessun impegno nella sanità pubblica di oggi, ma soprattutto in quella del domani. Noi vogliamo un Lazio che metta al centro la sanità pubblica, che sostenga le persone in difficoltà, che risponda ai bisogni reali della cittadinanza, che ponga la giusta attenzione alla sostenibilità ambientale, che investa sulle nuove generazioni. Una Regione con uno sguardo al futuro e una prospettiva di bene comune”, concludono i consiglieri del M5s.