Gualtieri, duro attacco al governo: “Non può condizionare scelte”

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri 

Se non si è trattato di un duro attacco nei confronti del governo allora poco ci è mancato. Fatto sta, però, che Roberto Gualtieri ha deciso di puntare il dito contro i vertici alti della squadra guidata dalla premier, Giorgia Meloni. Tanto è vero che il sindaco della Capitale si è sfogato in una lunga intervista che ha concesso alla ‘Repubblica‘. Una vera e propria furia in merito alla nomina di Luca De Fusco come nuovo direttore della “Fondazione Teatro di Roma“. Una scelta che non ha per nulla condiviso.

Intervista a 'La Repubblica'
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, attacca il governo (Ansa Foto) Roma.cityrumors.it

Una votazione che si è verificata senza la presenza del presidente Francesco Siciliano e della consigliera che rappresenta il Campidoglio, Natalia Di Iorio. Un qualcosa che ha allarmato (e non poco) la Giunta. Queste sono alcune delle sue parole che ha rilasciato al noto quotidiano: “La Fondazione è un patrimonio della città, sostenuta finanziariamente dal Comune. Non accettiamo che le scelte più importanti vengano assunte con la forza. Tanto da imporre nomi e strategie dai soli consiglieri nominati da governo e Regione Lazio“.

Fondazione Teatro Roma, Gualtieri contro il governo: “Arroganza”

Il numero uno di Roma ha continuato dicendo: “Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica lancia un monito contro il pensiero unico nella cultura dalla destra arriva un inquietante segnale che deve suonare da allarme per quelli che hanno a cuore il pluralismo e il senso delle istituzioni“.

Intervista a 'La Repubblica'
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, attacca il governo (Ansa Foto) Roma.cityrumors.it

Ancora fatica a crederci lo stesso Gualtieri (che aveva proposto Onofrio Cutaia) che non si dà assolutamente pace: “Sono sconcertato. È un grande atto di arroganza. Una prepotenza politica che conferma il loro deficit istituzionale. Per governare una Fondazione come quella di Roma serve un manager e non un regista come De Fusco“.

In conclusione ha aggiunto: “Ovviamente questa vicenda non finisce assolutamente qui. Ci batteremo, in ogni sede, per cercare di ripristinare la legalità e il corretto funzionamento delle istituzioni. Sono sicuro che questo tipo di prepotenza non passerà visto che siamo ancora uno Stato di diritto. Una forzatura del genere non potrebbe consentire un governo sereno del Teatro di Roma“.

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