Azione, altro attacco di Calenda alla Meloni: “La gente si stancherà”

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Avvenire” è intervenuto il presidente di ‘Azione’, Carlo Calenda 

Non si tratta affatto della prima volta che punta il dito contro la premier, Giorgia Meloni, ma in questa occasione l’attacco è stato decisamente molto più pesante. L’ex candidato sindaco della Capitale, Carlo Calenda, ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano “Avvenire“. Nel corso della stessa ha voluto esprimere il suo pensiero anche sull’attuale maggioranza e sull’opposizione. La sua idea, però, non è cambiata di molto. Anzi, è rimasta sempre la stessa.

Intervista al quotidiano "Avvenire"
Il presidente di ‘Azione’, Carlo Calenda (Ansa Foto) Roma.cityrumors.it

Queste sono le sue parole a riguardo: “E’ sempre la stessa storia, proprio come quelle che abbiamo visto con Salvini ed i 5Stelle. La Meloni è eccellente nel ruolo di comunicatrice, una premier-influencer. Sono convinto, però, che arriverà il momento in cui il Paese si stancherà di dire che tutto va per il verso giusto, che la Borsa corre e che stiamo crescendo molto di più rispetto ad un altro Paese europeo come la Germania“.

Non è assolutamente d’accordo con le opposizioni che continuano a scendere in piazza per manifestare il loro dissenso. In particolar modo la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, il numero uno del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e l’esponente della sinistra italiana, Nicola Fratoianni: “Il loro scendere in piazza non è un segnale politico. Soprattutto contro il ddl autonomia. Un processo avviato dal governo Gentiloni nel febbraio 2018. Mi autoaccuso perché facevo parte di quell’esecutivo. Questo ddl è solo uno spot elettorale. Andare in piazza per dire che distrugge l’Italia è dare un valore a una cosa che valore invece non ha. Fa il loro gioco”.

Calenda, tra europee ed ex Ilva: “Vi dico la mia”

Sulla questione europee ha dichiarato: “Andranno a votare pochissime persone. Meloni e Schlein già stanno cercando di trasformarle nell’ennesimo scontro tutto italiano. E’ grave perché se a novembre negli Usa dovesse dovesse vincere Trump, l’Europa si troverà in braghe di tela se non riesce a darsi una struttura più forte. Queste sono elezioni fondamentali”. 

Intervista al quotidiano "Avvenire"
Il presidente di ‘Azione’, Carlo Calenda (Ansa Foto) Roma.cityrumors.it

Su una possibile crisi di governo annuncia: “Escludo che ci sia. Il detonatore sarà che a un certo punto, dopo le Europee, anche il centrodestra non ne potrà più dei proclami per cui “tutto va bene”. Discorso vale anche per la sinistra. A quel punto Meloni si indebolirà e Salvini alzerà di più la voce. Allora lei chiamerà il Paese alle elezioni. L’alternativa? Bisogna cercare di chiudere al centro il bipolarismo diventato bipopulismo”. 

Regionali: “Credo che la maggioranza, alla fine, riuscirà a trovare un accordo. Anche se oggi il tema principale non sono le diatribe di coalizioni. Bisogna ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini che scappano dalla partecipazione politica”. Sulla bocciature in Veneto della ‘Legge Zaia‘: “Una legge su un fine vita regolato in modo attento è necessaria. Deve essere rigorosa e non diventare un suicidio assistito per coloro che pensano di togliersi la vita”. Sull’ex Ilva conclude: “E’ un suicidio annunciato“.

 

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