Assegno Unico 2024 anche ai maggiorenni: cosa cambia e nuove regole

Aria di cambiamenti con la nuova Legge di Bilancio: assegno unico più alto per diverse famiglie e protratto oltre i 21 anni.

Dal prossimo anno, come stabilito dal Decreto Legislativo, l’importo dell’Assegno Unico terrà conto (come ogni anno) dell’inflazione, con un conseguente adeguamento del costo della vita. Nel 2024, calcolando il tasso attuale dell’inflazione che è di 5,3, si ipotizza un aumento di 10 euro sull’importo massimo per figlio a carico. Oltre a questo, vi sono altre importanti modifiche per coloro che hanno figli sopra i 21 anni, anche senza disabilità. Tuttavia, in questo caso bisogna comunque rientrare in determinati requisiti.

Famiglia e assegno unico
Famiglia e Assegno Unico: novità per i maggiorenni e per i nuclei con più figli a carico Roma.cityrumors.it

Come sappiamo, l’Assegno Unico spetta anche ai figli maggiorenni, a patto che siano ancora a carico dei genitori. Per ricevere l’importo, una volta scattata la maggiore età, sarà sufficiente effettuare una nuova domanda che sarà valida, in caso non vi siano disabilità, fino ai 21 anni. Ovviamente, a chi ha superato i 18 anni, spetta un importo minore rispetto ai minorenni.

Assegno unico anche ai maggiorenni: cosa cambia nel 2024

Questo assegno però, spetta solamente a ragazzi under 21 che frequentano un corso di formazione scolastica o professionale o svolgono un tirocinio e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro o svolgano il servizio civile universale. L’importo dipende dal valore dell’ISEE del nucleo familiare del maggiorenne. Il figlio è considerato fiscalmente a carico se il suo reddito non supera i 4.000 euro annui.

Assegno Unico: le novità del 2024
Assegno Unico: le novità del 2024 Roma.cityrumors.it

Il Governo Meloni ha puntato molto sull’Assegno Unico per quest’anno in cui stiamo per addentrarci. Si ipotizza un aumento del 50% per le famiglie numerose: con quattro o più figli a carico, ai nuclei con almeno tre figli di età compresa tra 1 e 3 anni e con Isee inferiore a 43 mila euro, ma anche un’ulteriore incremento per i nuclei con almeno tre figli. Tuttavia, in cantiere c’è la proposta di abolire il limite di età di 21 anni, ossia lo scoccare del tempo in cui una famiglia può beneficiare dell’Assegno Unico: questo a patto che il figlio sia ancora a carico dei genitori con le modalità stabilite come di consueto.

Da quello che attualmente sappiamo, la proposta è al tavolo, ma come tutte le misure deve essere rivista e decretata. L’unica cosa che al momento sembra certa è che l’aumento dell’Assegno Unico seguirà come ogni anno l’andamento dell’Inflazione, condizione che, in proporzione al reddito, aumenterà di conseguenza l’importo a partire da gennaio. Ovviamente bisogna valutare anche la variazione della certificazione ISEE familiare che verrà presentata il prossimo anno.

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